23 dic 2016

PALERMO: L'enfasi prolissa di un'attesa “primavera”


Le amministrative sono alle porte: Non si ricercano più “primavere” ma seri piani di sviluppo per i servizi ai cittadini
di vincenzo cacopardo

Sandro Leonardi.. vice capogruppo al consiglio comunale di Palermo.. fa rilevare al proprio Partito, il PD..la mancanza di un candidato a cinque mesi dalle elezioni amministrative. Per Leonardi è inammissibile che la quinta città della Nazione resti ancora in attesa di un nome.. Per il vice capogruppo urge avviare una interlocuzione seria e costruttiva coinvolgendo le forze sane della città per definire un programma credibile.

Mentre il consigliere Leonardi si pone i giusti dubbi sul proprio Partito di appartenenza, viene spontaneo chiedersi come ancora si possa dare spazio a questi vecchi contenitori di consensi che continuano a dimostrare scarso impegno verso la un serio programma spostando sempre la primaria attenzione verso una personalità da presentare che possa raccogliere consensi: Nessuna città come quella di Palermo necessita quanto prima di un serio programma e non bastano parole come “primavera” o “rinascita”, ma un piano serio sul quale impegnarsi.

Passeggiando per Palermo ci si accorge delle tante problematiche esistenti nella città che una volta era considerata patrimonio di una cultura e di una natura fuori dal comune. Per chi ama davvero Palermo si deve affrontare una nuova strada e spostare l'attenzione e far forza su altri Movimenti locali decisamente più attivi, presenti e carichi di idee. Si deve chiudere con una politica del passato dove le solite figure per decenni, non hanno dimostrato una seria programmazione innovativa!

Nell’immediato futuro, le idee e l'impegno dovrebbero sopperire a questa loro evidente mancanza che finisce sempre con l'impedire finanche una razionale ed utile crescita della città..rendendola trascurata e con scadenti servizi:Una città così bella che pare vivere in un mondo isolato dove il privato vince sul deficit di una organizzazione dei servizi a sfavore dei propri cittadini


Palermo non ha più bisogno di una insignificante retorica “primavera” ma tutte le stagioni devono prevalere come presupposto per una sana rinascita che guarda al futuro di questa bella e maltrattata città.

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