Dopo
le ultime amministrative Berlusconi fa i conti.. più che mai certo
..che le liste elettorali di Forza Italia debbano potersi aprire
alla società civile. Incontrando gli imprenditori ed i costruttori..
il Cavaliere continua a promettere vittorie elettorali sull'onda di
possibili, formidabili incentivi e l'abolizione totale dell'imu.
di vincenzo cacopardo
La
politica di Berlusconi come anche quella di Renzi usa basarsi su
bonus o su incentivi ai privati, ma in molti ormai sappiamo quanto
più utile sarebbe incentivare la mano pubblica, soprattutto al sud,
per la costruzione di servizi ed infrastrutture necessarie. In fondo
è qui, anche se in netto ritardo, che si continua a decidere il
futuro dell'economia del Paese!
Secondo
molti vi è un'inevitabile necessità di intervento da parte dello
Stato per incrementare la domanda globale..e…conseguentemente,
aumentare i consumi, gli investimenti e l'occupazione. Questa teoria
rimane decisamente opposta a quella odierna ormai diffusa nel nostro
Paese.. in cui si ritiene che il mercato in sé riequilibra domande
ed offerte in modo quasi naturale..con l'uso di incentivi e bonus.
Sebbene le teorie (Keynesiane)...degli investimenti statali rimangano
ancora in discussione, non v’è dubbio che oggi nel nostro
Paese..sembrano mancare gli indispensabili investimenti
infrastrutturali….e mai… come in questo momento storico, pare
esservi un gran bisogno di lavoro.
Intanto
Berlusconi..persevera nel suo percorso preparando il suo Partito e
la campagna acquisti..volendo procedere con il sistema tedesco
proporzionale. Quello che gli consentirebbe di correre da solo ed
evitare scomodi patti con personaggi altrettanto scomodi. Non
possiamo non tenere conto che questo modello elettorale non
dispiacerebbe nemmeno al leader del PD ed è proprio ciò che farebbe
prevedere l'intesa di un futuro patto tra i due.
Sembriamo continuamente legati al solito teatrino!
Con
una politica che procede incrollabile sui principi delle vecchie
contrapposizioni e sulla esposizione delle stesse figure: Si parla di
grande consenso..volendo fare apparire tutto nuovo, mentre in realtà
tutto rimane vecchio e stantio. In questo quadro Berlusconi si
ri-inserisce con circostanza ed opportunità dopo oltre vent'anni.. parlando di nuova politica e
di società civile..quasi non volendosi legare ad alcuno. Esattamente
come è avvenuto in Francia con Macron e nel nostro Paese col
tentativo messo in atto da Renzi.
Nell'attesa
di un suo possibile rientro a Palazzo Chigi.. continua con la
politica ingannevole e fraudolenta degli slogan: «Senza
Berlusconi al Governo 1.619.000 nuovi poveri...Apri la testa,
guardati in tasca».
Ma non passa inosservato nemmeno Renzi col
suo accostamento vagamente populista..dispensando ancora sentenze
sommarie su tutti ..da Letta a Bersani..da D'Alema a Prodi..etc.
Persevera anche lui sugli slogan , ma il suo risentimento dopo la
sconfitta al referendum e la scissione.. rimane palese sconfinando in
un evidente rancore.
La
domanda è dunque : fino a quando dobbiamo ancora restare appesi a
questa politica dei due personaggi che hanno già dimostrato le loro
capacità rendendo il Paese oltre che spaccato e diviso, in un
intollerabile stato di iniquità e povertà?
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