Alfio
di Costa,, fondatore del movimento.., mette sul tavolo le linee fondamentali del suo programma in
favore dell'isola ritenendo utile la prerogativa di una
collaborazione con le forze governative nazionali e la Comunità
Europea.
"Per
noi di “Insieme si può” esiste un unico e solo programma: Quello
di rimettere in piedi questa nostra isola rendendole la forza dei
valori che ancora mantiene!"
Per cui l'unica domanda da porsi è questa: ESISTE ANCORA UNA QUESTIONE
MERIDIONALE? Cioè, se ancora oggi nel terzo millennio, si possa
parlare di una “questione” e se, con l’idea di un possibile
federalismo, si debba ritenere il Mezzogiorno come una faccenda
ancora da risolvere? Se così fosse, non si potrebbe azzardare alcun
progetto da parte di qualunque forza politica che non possa
coinvolgere insieme la nostra Nazione e la stessa Europa. In poche parole: non sarà
facile per chiunque costruire un sano sistema che si voglia unito, se
non si lavora con equilibro per risolvere quel divario ancora
esistente tra il nord ed sud del nostro Paese.
NOI
NASCIAMO PROPRIO PER QUESTO!
Ogni
forma di progetto di federazione può rimanere utile se nel contempo
si opera un piano strategico che veda un coinvolgimento pieno del
Governo centrale..ma anche della Comunità Europea al fine di poter
apprestare giuste ed indispensabili infrastrutture per il sud. Questa
strada rende anche necessario il metodo con cui si affronta oggi un
sistema in favore della nostra Regione, che non può vedere
un’esclusiva applicazione di misure fiscali o il proliferare di
contributi in favore dei privati, ma utili azioni amministrative ed
istituzionali, con investimenti pubblici adatti.. tenendo in
considerazione la storia, la cultura e le risorse stesse del
territorio.
CON
L'INGRESSO IN EUROPA, non si può più escludere un coinvolgimento
della stessa rappresentanza della Comunità in precisi interventi
che risultano essenziali, sia per l’impegno finanziario che per la
responsabilità delle scelte. Per noi il ruolo di una figura Europea
può essere utile alla strategia della procedura, purchè ci si
immedesimi su un piano infrastrutturale utile per lo sviluppo ed
offrirebbe allo stesso Parlamento Europeo l’occasione di
immedesimarsi in un problema che coinvolge alcune aree depresse
comprese nel territorio, ma anche la possibilità di vigilare sul
buon iter della stessa procedura.
Saper
dividere i compiti in una procedura per un intervento nel
Mezzogiorno, appare la fase più delicata ed importante, in quanto
l’aspetto decisionale politico andrebbe opportunamente separato da
quello tecnico di fattibilità. Per la nostra Sicilia “INSIEME SI
PUO'” si propone di individuare questo sviluppo in collaborazione
politica con le forze governative centrali e quelle Europee, poiché
nessuno sviluppo potrà mai essere positivo senza un misurato ed
utile lavoro di coinvolgimento. Anche sul tema dell'immigrazione non
si può trovare soluzione se non in dialogo con la politica
internazionale.
NOI
SIAMO UNA FORZA REGIONALE che intende collaborare con le forze
rappresentative di una politica internazionale per uno sviluppo
consono al territorio, in applicazione di uno Statuto..ma non
nell'intento di una separazione!
Il
nostro programma in breve
-Ristrutturazione
funzionale interna dell'amministrazione regionale.
-Difesa
e accrescimento dei valori primari(turismo
-agricoltura-pesca-artiginato locale- commercio)
-Ricerca
e migliore utilizzo delle infrastrutture occorrenti e appropriate
allo sviluppo dell'isola (porti- aeroporti-autostrade-ferrovie-dighe)
-Programmazione
sociale per una maggiore equità a favore della nostra popolazione a
difesa delle fasce più deboli.
-Protezione
del territorio, dell'ambiente e del mare circostante.
-Ricerca
e pianificazione delle problematiche sull'immigrazione nel
territorio.
-
green economy, blu economy e banca delle energie.
Questi
i primi passi per la prima legislatura supportata da una possibile
forza governativa “INSIEME SI PUO'”
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