4 set 2017

L'impertinenza di chiamarlo “laboratorio”


di vincenzo cacopardo
Ancora una volta la Sicilia rimane utilizzata per scopi politici strategici e propedeutici alle elezioni nazionali. Una terra che avrebbe bisogno di far partire dal proprio territorio le idee necessarie per un riscatto. Un'isola ricca di un patrimonio artistico ed ambientale unico che pare di continuo svendersi al gioco di una particolare politica. La sua bellezza rimane il suo vero patrimonio! La bellezza contro il male di una politica del compromesso e dell'opportunismo !

Con la sfrontataggine di chiamarlo ripetutamente un “laboratorio” ,il centrodestra (come vestisse un abito nuovo) compatta di tutto e di più. Dopo questi ultimi accordi per le elezioni regionali in Sicilia, Silvio Berlusconi sottolinea il fatto che non potrà più esservi un alleanza con Alfano per le politiche nazionali: Quell'alleanza con i governi di sinistra..secondo il leader di FI...non permette più alcun accordo col suo ex delfino (ricordiamoci attentamente di questa frase..che un domani potrebbe anche essere smentita)

Il cavaliere definisce l'accordo Musumeci-Armao come una svolta innovativa per rilanciare la politica in Sicilia. Si parla retoricamente di un nuovo laboratorio unito. La riapertura di una ulteriore officina ..in considerazione che la precedente non è riuscita a definire alcun progetto utile per l'isola. Ma quale sarà il nuovo programma? Quale sarà questo salto di qualità per una politica che fino ad oggi ha dimostrato solo strategie ed accordi su figure che restano tuttavia sempre le stesse ?

E' chiaro che questo compattamento che accontenterà un po' tutti (compreso coloro che sembra abbiano abbandonato ogni progetto personale di beneficio al territorio) sarà fortemente finanziato dal cavaliere che oggi ...a differenza di tanti...è ancora in grado di poter infondere grandi risorse. Sappiamo tutti che, purtroppo, la politica odierna si costruisce ancora sulle risorse economiche più che sulle idee.. e se vi è qualcuno in grado di foraggiare una propria politica ..questi è Berlusconi: Avrà le porte aperte da parte di tutti i Media ..i giornali.. la stampa locale..Tutti gli correranno appresso con solerzia ed interesse ..come vent'anni fa.

Ma quello che riesce difficile accettarsi è l'accenno continuo ad un “laboratorio” di innovazione della politica.. sia che venga da una parte o dall'altra.. dei due schieramenti contrapposti..cosi' come anche del vecchio centro moderato in mano a certi indefessi opportunisti. Questa del “ nuovo laboratorio” è proprio la più insopportabile presa in giro che il cavaliere potesse esibire con la solita enfasi che gli è nota!

Molti voteranno questo centrodestra rispolverato poiché preoccupati delle alternative: Lo faranno per motivi di interesse personale od in contrapposizione ad una sinistra... o anche per paura di cadere nelle mani di chi questo sistema intende romperlo. Avremo in Sicilia un centrodestra con Salvini della Lega nord.. molto utile al cavaliere per il prossimo governo Nazionale( ma molto meno a noi) e se non dovesse trovarsi tra i due il nome di un nuovo leader o una opportuna legge elettorale, al Berlusconi rimarrà sempre aperta la porta di un accordo con il centrosinistra renziano (oggi molto meno di sinistra) Insomma: Con queste elezioni e le prossime nazionali, l'amato cavaliere.. sembra essersi blindato...e molti lo seguiranno per questa astuzia che il popolo tanto ama.

Se questo è quello che vogliono gli italiani e la Sicilia! 

3 commenti:

  1. Caro Vincenzo, con te parlo sinceramente, senza paura di sbagliare, nel senso che posso pure sbagliare e non è la fine del mondo. Con i sistemi elettorali che abbiamo per forza si devono creare raggruppamenti e i vecchi politici saranno sempre da qualche parte, finché non saranno sotto terra; ma questo non significa necessariamente "vecchia politica", perché potrebbero emergere nuove figure o modi migliori di governare. D'altra parte i "nuovi" 5 stelle sono considerati per lo più inesperti, inaffidabili, ecc. Nel raggruppamento di centro destra è finito Lagalla che ha elaborato idee interessanti, coinvolgendo altri docenti universitari; il suo programma potrebbe essere messo da parte, potrebbe non avere spazio, ma non basta dire: "è stato assessore di Cuffaro, quindi è vecchia politica...". La "nuova politica" di cui ha bisogno la Sicilia è, in sintesi: 1) Stop alle logiche clientelari e impegno per il bene comune. 2) Più società civile e meno stato, secondo il cosiddetto principio di sussidiarietà verticale (principio costituzionale). 3) Di conseguenza meno tasse, sopratutto per le attività produttive e per le famiglie e riqualificazione della spesa per le infrastrutture.
    Questi tre principi (antichi) sarebbero rivoluzionari per la Sicilia, e in generale per la politica. A occhio e croce il centro-destra sarebbe più attrezzato culturalmente per portarli avanti, ma potrei anche sbagliarmi. Un caro saluto.

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  2. Credo che l'emergere di nuove figure sia consequenziale ad una primaria rottura del sistema politico vigente! Caro Michele... é una vita che "ad occhio e croce" si parla di contrapposizioni politiche basate su vecchie ideologie e di attrezzatura e cultura politica (come tu dici) ne abbiamo vista assai poca! Io parlo di vecchie figure e di un sistema che è rimasto sempre lo stesso.. intriso di clientelismo... e sentire la solita frase retorica sulla incapacità dei nuovi che arrivano mi ha decisamente stancato anche perchè le vecchie figure ancora in piedi hanno abbondantemente dimostrato di non essere proprio capaci. Questa paura del nuovo ..di un cambiamento radicale fa parte della cultura della nostra isola..del suo innato cinismo...Ed hanno ancora il coraggio di chiamarlo laboratorio!. Comunque il discorso sarebbe troppo lungo da definire in questa sede..Grazie Michele per i tuoi interventi comunque sempre apprezzati.

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  3. Caro Michele se tu aspetti di vedere risultati positivi in termini di valori connaturati con la nostra isola..potrai aspettare secoli! Il turismo, l'agricoltura e la mole delle tante bellezze artistiche esistenti nel territorio necessitano già da tempo di infrastrutture funzionali e necessarie. nessuno si è veramente mosso per un progetto serio per il mezzogiorno e per la stessa Sicilia. Sono certo che.. se e quando.. vi metteranno mano lo faranno senza un senso logico e progettuale ..con interventi a pioggia e mirati al solo scopo promozionale e personale. Inoltre in Sicilia potremmo avere la presenza determinante di un Salvini che da esperto uomo del nord ..comprenderà in pieno(ironia) le esigenze ed i valori della nostra terra.

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