di vincenzo cacopardo
Altro che alto pensiero politico costruito su chiare ideologie! Altro che ricerca di innovazione attraverso sani ideali! Si persevera col giochino delle contrapposizioni senza rendersi conto di quanto queste collocazioni, che stabiliscono agevoli posizioni a destra ed a sinistra, risultano solo vuoti pretesti per l'assunzione di un potere..finendo sempre col generare due precisi effetti:
-Quando
le posizioni si allontanano si determinano drastici radicalismi
spesso pericolosi (l'esempio di questi giorni sono i aderenti al
gruppo “casapound”) che raccolgono soltanto rabbia e producono un
violento estremismo da un lato e dall'altro. - Se... al contrario..
le posizioni si accostano.. concepiscono solo una lunga serie di
compromessi che finiscono col determinare conflitti ed ovvie
anomalie.. non certo utili al sistema.
Come
nel gioco del calcio che prevede lo scontro tra due squadre, in
politica si è assunta una insensata simile logica agonistica.
L'unica differenza sta nel fatto che.. nel gioco del calcio.. lo
scopo rimane quello di infilare un pallone in rete, mentre nella
politica quello di assurgere ad un potere di governo. Così ogni
consultazione odierna verso un voto sembra avere assunto la logica e
persino l'immagine di uno scontro calcistico: Nel senso che si rimane contro.. o
alternativi agli altri in termini di sfida, ma molto meno innovativi
rispetto ad un progetto!
Pensare
di poter andare avanti con questo criterio..significa non comprendere
l'essenza delle parola innovazione. Significa non considerare il
bisogno di procedere per offrire alla società il primario bisogno di
idee per lo sviluppo ed una sana crescita limitando le
disuguaglianze.
Questo
sistema ha generato e continua a generare figure leaders non proprio di alta
statura politica. Personalità più simili ad allenatori di squadre
agonistiche combattive: Matteo Renzi oggi... come nel passato anche
Berlusconi.. hanno di certo favorito questo sistema.... con il loro modo
di interpretare la politica in due squadre di formazione più
competitive che di cultura democratica in favore della polis.
Bisogna
una volta per tutte comprendere che le vecchie e stantie logiche
delle contrapposizioni ancora sostenute dai Partiti tradizionali non
possono più rendere alcun beneficio ad una società che ormai
diserta le urne! Proprio perchè si è resa conto dell'inutilità di
questa politica litigiosa ed aggressiva che genera solo azioni e
reazioni scomposte.
Una
più logica divisione dei ruoli ed un disciplinamento dei Partiti
potrebbe rendere maggiore equilibrio ad una politica fattiva
arginando di fatto conflitti..compromessi ed interessi di parte. E' una
questione di logica, ma anche di sensibilità: La politica non ha più
tempo..non può più raffigurarsi nella inutile spettacolarità
di uno scontro calcistico!
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