12 dic 2017

Grasso..le foglioline.. il ruolo


di vincenzo cacopardo
Piero Grasso, nuovo pioniere di un Partito dal nome “Liberi Uguali”.. presenta il suo simbolo nella trasmissione di Fazio... dove l'aggiunta di qualche fogliolina che trasforma la I in E, ha scatenato una grande bufera: Questa storia delle foglioline pare aver fatto infuriare una certa platea femminile con commenti indignati poiché apparsa come una mortificazione verso le donne.

In breve, queste foglioline, potrebbero rappresentare le foglie di fico di Adamo ed Eva poste per coprire le vergogne. Insomma.. per questa platea.. sembra essere l'immagine della vergognosa situazione delle donne nel Paese che combattono per la parità.

Ed ecco scatenarsi la retorica sulle donne che in realtà di diritti in questa odierna società ne hanno acquisiti notevoli. Con tutto il rispetto per ogni essere umano e dei suoi preziosi diritti ..la storia della “parità di genere” per principio.. continua a convincere poco... in quanto nella nostra società .. tra uomini e donne la vera distinzione dovrebbe farla il merito!

Ma al di là di ciò e non soffermandoci sulla ostentata presentazione del simbolo... nella trasmissione si è assistito ad un dialogo in cui lo stesso Grasso, con i suoi tentennamenti, gli indugi ..ed una dialettica non proprio politica, ha dimostrato tutte le riserve circa un ruolo di leader che di certo non gli si calza: Se per la sua figura potrebbe andare bene un ruolo istituzionale, lo stesso non può dirsi sulla conduzione politica di un Partito dove sia Bersani che d'Alema dimostrano ben altre capacità.

Sappiamo che la figura di Grasso è stata proposta ed affermata quasi a scopo di marketing in favore di una politica in cui nomi come gli stessi D'Alema e Bersani, appartenenti al passato, non possono più attrarre i consensi necessari: E' stata più una promozione basata volutamente sull'immagine!

Tuttavia se l'operazione di scissione avvenuta in questi ultimi anni dal PD si è quasi ritenuta necessaria per la prepotenza del segretario Renzi, la manovra della nomina di Grasso a conduzione della nuova formazione non può risultare strategicamente positiva per tutta la sinistra nel suo complesso: Nominare un Magistrato alla guida di un Partito non può che scatenare ulteriore rabbia, acredine e persino pretesti.. da parte di un popolo che nel centrodestra combatte per una politica non intrigata con personalità appartenenti o appartenute alla magistratura.


Si prospetta quindi una reazione ad una azione di nomina di un personaggio a capo di un Partito (appartenente o appartenuto al mondo della giustizia) non per la personalità stessa della figura mai messa in dubbio, ma per ciò che ancora potrebbe rappresentare per un ruolo dove una certa impostazione mentale non dovrebbe, ne potrebbe.. mai coesistere.      

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