di
vincenzocacopardo
IL PRIMO PASSO VERSO LA DE-GLOBALIZZAZIONE?
Trump
inaugura una discutibile e controversa “tassa” sull'import pari al 25%
sull'acciaio e al 10% sull'alluminio.
Firmando il suo “proclama”
sui dazi... ..seppure adesso relativi al solo settore siderurgico,
Donald Trump pone una svolta al libero mercato potendo creare di
converso una azione di discordanza all'azione di globalizzazione
mondiale.Tuttavia lo stesso Presidente degli USA annuncia verso i
Paesi alleati una sorta di flessibilita' che potrebbe arginare alcune
incontrollate campagne e le lotte commerciali.
Come
si può intuire la questione dei dazi stravolge la logica del mercato
mondiale globalizzato che trova sfogo proprio nella libera domanda e
dove la scelta di una gabella tende a contraddirne il criterio.
Trump
ha precisato di poter esentare nazioni e di variare i nuovi dazi
sull'import a seconda del Paese. L'Unione Europea potrebbe quindi entrare a far parte di quelle per poter ottenere esenzioni
sulla base dei noti rapporti reciproci.
Se
per Trump questa decisione risulta necessaria per la sicurezza del
mercato americano..rimane comunque un intervento che in un certo
senso rovescia la teoria moderna del libero mercato aperto ed esteso
nella concorrenza. Una decisione che potrebbe scorgersi come l'inizio
di una nuova fase di de-globalizzazione e ripercuotersi in
un effetto a catena su tutti i Paesi occidentali.
Non
è soltanto la tassa in sé, quanto il gesto che in una economia
ampiamente estesa nella sua fase di globalizzazione potrebbe sortire
effetti a domino che muterebbero il percorso di una economia mondiale
ancora oggi non del tutto apprezzata da alcune Nazioni. Paesi.. che
proprio per l'effetto dell'asettico mercato globalizzato.. hanno
ceduto qualità e prerogative e scapito di alti interessi della
finanza.
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