30 ago 2018

IL SOVRANISMO CHE SI ALIMENTA




Dovrebbero essere le regole a cambiare e non illudersi di cambiare attraverso queste regole!
di vincenzo cacopardo

Macron difende questa Europa che non risolve il problema dell'immigrazione e di certo non aiuta il nostro Paese in un supporto operativo concreto e funzionale ...Salvini, con tutti i suoi difetti, cerca di contrastare l'immigrazione selvaggia opponendosi a questa Europa poco attenta e spesso iniqua. Eppure Salvini oggi rappresenta il diavolo e Macron... quel giovane politico progressista che finge di aiutare lo sviluppo dell'Unione..dimenticando di operare in favore di tutti i paesi del contesto.

Dovrebbero essere le regole a cambiare! Non illudersi di cambiare attraverso queste regole!
Il problema sta proprio qui! E' quindi logico che un certo sovranismo nazionale cresca e si alimenti! Una certa politica che protegga il proprio Paese è naturale quando una selvaggia globalizzazione si impone attraverso principi di interesse dettati dai paesi più forti.

Salvini, grezzo o rude che sia, non può che uscirne vincente in questa lotta contro una globalizzazione che impone regole non funzionali alla crescita dei diversi Paesi della Comunità. Come del resto, malgrado la sua immagine, sembra ne stia uscendo vincente Trump sulla economia americana che avanza forte nella crescita:Il suo provvedimento sui dazi ha stravolto la logica del mercato mondiale globalizzato che trova sfogo proprio nella libera domanda e dove la scelta di una gabella tende a contraddirne il criterio. Secondo Trump questa decisione è risultata necessaria per la sicurezza del mercato americano..rimane quindi un intervento che in un certo senso ha rovesciato la teoria moderna del libero mercato aperto ed esteso della concorrenza. La sua decisione è stata come l'inizio di una nuova fase di de-globalizzazione e ripercuotersi in un effetto a catena su tutti i Paesi occidentali.

Se le regole di questa Unione guardassero più verso il sociale ed a preservare meglio gli interessi dei singoli Paesi, Salvini stesso non avrebbe il suo grande consenso. Rimane comunque un palese errore etichettare questo "sovranismo" in posizione di destra valutandolo come una reazione politica a questo sistema che di sinistra non pare avere più nulla. 
Tuttavia la crescita economica di un Paese non basta se non è accompagnata da altro. Per quanto si parli e si lavori per un aumento del pil si trascura sempre l'importanza di colmare le disuguaglianze portando maggiore equità nella nostra società.

29 ago 2018

UNITI.. MA DIVERSI


Quella difficile sintesi governativa che potrebbe compromettere un cambiamento

di vincenzo cacopardo

A quasi un mese dal disastro del viadotto Morandi di Genova...ennesima disgrazia dovuta alla completa assenza di prevenzione da parte del nostro Stato..ci accorgiamo di quanto difficile sia l'opera di affinità in seno al nuovo governo. Da una parte in seno allo stesso Movimento che fa capo a DiMaio si riscontrano chiare discrepanze sulla questione delle concessioni:La via della nazionalizzazione non appare chiara. Dall'altra parte anche la Lega non sembra ben convinta sulla procedura di assegnare allo Stato la gestione di Autostrade.
Anche sulla immigrazione le distanze non riescono a colmarsi: Se da una parte il Movimento 5Stelle sembra cedere ed optare per non interrompere gli sbarchi nei porti, ma di operare misure studiate in collaborazione con la comunità europea ai fini di fermare il traffico nel paese africano, la linea della Lega di Salvini, in parte condivisa, pare essere più drastica e decisa ed ostile verso l'unione europea. Se poi andiamo sulle pensioni la distanza sembra sempre più allargarsi. Dovremo poi aspettare le prossime linee di programma per accorgerci di come le cose potrebbero mettersi sul conflitto d'interessi.


Sarebbe forse augurabile un nuovo ministero sulla “Prevenzione”..poichè ognuno di questi argomenti resta in relazione con essa: La immigrazione, i continui disastri sui territori, i viadotti che crollano, i continui conflitti d'interesse..la cultura..l'istruzione..e tanto altro si sarebbero dovuti affrontare con precauzione e con lungimiranza già da tempo, prevedendo opportune azioni preventive studiate con competenza. Nazionalizzare con la supervisione di un Ministero di controllo sulla prevenzione potrebbe forse funzionare, ma è più che chiaro che questa logica dovrebbe trovare un punto d'incontro in un governo più coeso e deciso per procedere coerentemente unito sul metodo.


Qualcuno afferma che in questa unione di governo sia stato necessario mettere per iscritto i punti del programma proprio perchè in alcuni di questi non si era d'accordo: Punti del programma che sono rimasti indecisi e quindi non definiti. Ma sarebbe stato necessario affrontarli per trovare una utile sintesi ancor prima del passaggio in Parlamento. La inquietudine di chi ha votato per un cambiamento rimane proprio questa e cioè: Fino a che punto queste differenze potranno riuscire a colmarsi per raggiungere e trovare quel giusto e positivo compendio? Certo è che se entro un semestre la situazione politica governativa non vedrà un esito soddisfacente...potrebbe compromettere l'indole e la disposizione dei tanti che hanno voluto la formazione del governo stesso. E' forse il presidente Conte che a questo punto dovrebbe prendere in mano la situzione per saturare definitivamente queste discrepanze?



27 ago 2018

L'incauto intervento della magistratura che aiuta Salvini




Il problema rimane di metodo come del resto da tempo richiedono i 5Stelle poiché coinvolge un primario aspetto umano. 

di vincenzo cacopardo

Si può essere d'accordo con le idee di Salvini sul problema dell'immigrazione in rapporto con la Comunità europea, ma non esserlo col metodo operativo del rifiuto degli sbarchi. Tuttavia riesce difficile comprendere un intervento della magistratura..(quasi forzato)...su una linea prettamente politica di indirizzo che un vicepremier vorrebbe adottare ai fini di alzare la voce in Europa per far comprendere le difficoltà che incombono nel nostro paese.

Salvini cita alcuni sistemi all'estero: quello australiano e quello canadese..Il primo è quello che si basa sul fermare le navi al fine di salvare i morti..fermando così gli arrivi indiscriminati illegali. Il secondo sistema si basa sull'accettare non solo una quota di immigrazione regolare, ma predefinirne la tipologia, legandola alle esigenze del mercato del lavoro ed al fabbisogno del nostro Paese. Il problema rimane quindi di metodo come del resto da tempo richiedono i 5Stelle poiché coinvolge un primario aspetto umano. Di Maio ed il suo Movimento in questa fase premono su Salvini al fine di non spingere verso ulteriori divergenze su una delicatissima materia che solleva continui motivi di accuse da parte di un PD ormai privo di qualunque dialogo costruttivo.

Il fenomeno dell'immigrazione esiste! E colpisce soprattutto il nostro paese! Ma sembra inutile continuare a perorare in favore di uno o dell'altro quando è più che evidente che la problematica andrebbe risolta con un metodo studiato, condiviso non privo di umanità rispetto alle vite da salvare. Salvini ..partendo da una ragione politica di fondo condivisibile (che gli porta anche consenso) ...forse non si accorge che il suo metodo finisce col diventare drastico..persino disumano..un metodo che un domani non gli si può che porre contro. Ma l'incauto intervento della magistratura... finirà col sortire un altro fine.. portargli ulteriore consenso..poichè appare persino inopportuno ai fini politici inquisire un Vicepresidente Ministro quando è proprio l'Esecutivo che ha il potere di scegliere una linea in tal senso...più o meno condivisibile. Un intervento quasi astruso da parte di un Ordine che si introduce inconcepibilmente su una faccenda politica ricercando quasi faziosamente imputazioni come il “sequestro di persona” ed il consueto “abuso d'ufficio”.