28 set 2018

DEF: VINCONO DI MAIO E SALVINI



PIEGATA LA DURA RESISTENZA DEL MINISTRO TRIA.

di vincenzo cacopardo

Passa la manovra quella denominata in tono forse un po' troppo enfatico “del popolo”: Una vittoria sicura di DiMaio e Salvini che portano un altro punto in favore del loro governo con l'evidente rancore di un PD ormai confuso e disperso.

Un vertice di maggioranza per l'aggiornamento del Def che si andava riscaldando nella serata. C'era una certa aria contrariata da parte del ministro Tria che ha dovuto cedere alle pressioni politiche e contrattuali imposte dai Partiti oggi al governo e che porta il deficit al 2,4..rispetto a quello desiderato dallo stesso Ministro dell'economia del 1,9. Queste le parole di Di Maio che ha dovuto lottare per sostenere le sue operazioni in favore del programma del Movimento.«non mi preoccupa l'interlocuzione con l'Ue perché le politiche di austerità sono superate ..è inutile tirare a campare come governo, io non sarò mai tra quelli che porteranno questo governo a tirare a campare, o si fanno le cose o non ne vale la pena di continuare». Le parole lasciavano intravvedere il chiaro messaggio rivolto al ministro Tria...ed ad una possibilità di sostituirlo se non in linea col programma politico già inserito nel contratto.

Un accordo voluto da tutto il governo compatto che prevede almeno 10 miliardi per il reddito di cittadinanza rilanciando lo stesso mercato del lavoro attraverso una riforma sui centri per l'impiego. Inoltre 1,5 miliardi per rifondere i truffati dalle banche..una flat tax limitata, ma utile alle piccole aziende.. e la riforma sulla legge Fornero con la quota 100 che dovrebbe vedere una buona parte di lavoratori andare in pensione per un naturale e necessario ricambio nell'ambito del lavoro a favore dei giovani.
La volontà di Di Maio è sempre stata quella di offrire maggiore dignità e futuro a milioni di persone sostenendo il finanziamento per il reddito di cittadinanza. Un investimento sul quale si potrebbero porre le dovute riserve e che dovrà essere pianificato con estrema cautela al fine di renderlo funzionale ed utile ad un reinserimento nel mondo del lavoro..pena la sua inutilità. Quella di Salvini rimane diretta verso la riforma Fornero con quota 100 , la flat tax.. e l'immigrazione.

Adesso..dopo il primo scoglio..rimane la difficile opera è di mettere in pratica questa manovra mirando anche ad investimenti produttivi. Tuttavia se questo del DEF appare il passaggio del primo scoglio, non può ancora essere identificato come un risultato completo se non alla fine del percorso che dovrà vedere la messa in pratica delle suddette riforme da parte del governo.
Mi ripeterò..ma penso che la via più concreta ed efficace per il Movimento 5 Stelle sia quella degli investimenti programmati e connaturati in direzione di un concreto e studiato sviluppo del Sud.





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