di vincenzo cacopardo
Questa
storia potrebbe avere altri risvolti e di sicuro lascia una serie di
strascichi ed incertezze non utili ed a beneficio della nazione. Il
premier Conte pare essere lo scudo sul quale si infrangono i velenosi
strali delle due compagini unite, ma ben diverse.
Nella
gran confusione ...tra una manina ed un'altra .. una cosa sembra
certa.. e cioè che nessun testo sulla manovra ha varcato la soglia
del Quirinale...E questo, al di là di una faccenda che dimostra
tutte le difficoltà di procedere insieme in un governo escogitato e
messo sù malgrado le grandi differenze, potrebbe smorzare
la gravità dei fatti!
Il
punto centrale della questione... sollevata in modo alquanto
spettacolare... è il decreto sul condono fiscale ed i limiti
concessi..che da qualche ora è divenuto il punto centrale di una
contesa in seno alle forze di governo.
Il
ministro Luigi
Di Maio è esploso nello studio di Vespa condannando una manina che
avrebbe cambiato il testo ormai stabilito tra i partiti..manipolandolo. La sua è stata una logica e chiara
difesa del programma del suo Movimento che non ha mai potuto dare
spazio a queste estreme prassi remissive. Tuttavia come si siano davvero
svolti i fatti durante la riunione sulla manovra in seno al
consiglio dei ministri non è del tutto chiaro: Chi ha abbandonato
poichè offeso.. e chi ha posto dei limiti invalicabili...ne sapremo
di più col tempo.
Il
premier Conte cercherà di mettere pace sulla questione
convocando un consiglio dei ministri per sabato..dove pare che la
incerta presenza di Salvini sia stata ormai scongiurata. ..ma questa storia potrebbe avere altri risvolti e di sicuro
lascia una serie di strascichi ed incertezze non utili ed a beneficio
della nazione. Il premier Conte pare essere lo scudo sul quale si
infrangono i velenosi strali delle due compagini unite, ma ben
diverse.
Se
analizziamo in modo pragmatico ed in prospettiva la formazione e la
durata di questo governo.. ci accorgiamo che difficilmente potrà
compiere la completa legislatura dei 5 anni. Anzi, se è fin troppo
scontato che i due partiti non avrebbero alcuna convenienza a rompere
prima delle elezioni Europee, è più facile prevedere che
quest'andazzo che genera sempre maggiori differenze sugli ideali ed i
principi della politica sociale del paese, non potrà reggere a
lungo. ..Si romperà naturalmente.. come quando si cerca di mettere
insieme in un piatto due liquidi come l'olio e l'acqua cercando di
amalgamarli: Malgrado un contratto del quale forse non se ne poteva
fare a meno..certi nodi non possono che venire al pettine, sia per le
evidenti differenze, che per l'impegno preso verso i propri elettori.
Adesso
non rimane che attendere come questo spettacolare accaduto potrà
trovare soluzioni tali da far dimenticare lo stesso insensato evento... Una questione che ha generato ulteriori critiche da parte di chi all'estero ha
sempre visto il nostro governo un pò inventato e sostenuto da “forze
populiste” tendenti ad ignorare i mercati. Gli stessi mercati
finanziari che attendono inesorabilmente questo tipo di eventi per
rafforzare il loro principio basato unicamente sulla forza dei
capitali e su uno spread.
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