Inspiegabile
come ancora oggi in temi di natura politica, nonostante l'infinita serie di mezzi di
informazione, una buona parte della società ragioni attraverso un “istinto”... limitando a priori ogni fondamentale spazio alla
“conoscenza”.
di vincenzo cacopardo
Sarà
per la insipienza di non volersi immedesimare nelle questioni sociali o la volontà di non volerli approfondire con un'opportuna lettura..o anche per il semplicistico irrefrenabile principio di voler valutare tutto solo emotivamente..
Comunque sia...sta di fatto che...una buona parte di cittadini oggi continua ad
affrontare i temi complessi della politica solo attraverso un proprio impulso emotivo... lasciandosi trasportare dall'impeto del momento..
senza approfondirli e percepirli con la giusta cognizione.
Temi
fondamentali di cui oggi si discute..che riguardano il nostro Paese
ed il rispetto per la vita.. come la questione migranti e la
legittima difesa... sono argomenti che meriterebbero un'attenzione
particolare... poichè toccano i valori primari dell'essere umano.
Andrebbero approfonditi con un processo conoscitivo particolare e
senza alcuna ragione di avvertirli con la superficiale rabbia
supportata dall'emotività.
Ambedue
i temi... ad i quali potrebbero aggiungersene altri... restano i
cavalli di battaglia del leghista Salvini che già da tempo ha
incanalato il suo percorso pseudopolitico nell'”istinto” per toccare
gli animi dei suoi aderenti. Salvini...(che per me
non è un fascista).. rimane comunque reazionario nel momento in cui
nella sua narrazione, sottovalutando ed a volte persino
tralasciando...la fondamentale funzione della conoscenza, stigmatizza
all'eccesso l'insofferenza e il bisogno della ribellione emotiva.
Nel suo linguaggio politico...il leader della Lega stimola a reagire per istinto... il che, oltre a
risultare riduttivo, resta poco edificante e costruttivo: Se nel
momento riesce ad ottenere un risultato che lo avvantaggia in termini
di adesione, col tempo...proprio in mancanza di approfondimenti e
contenuti cognitivi... la sua politica si dimostrerà piena di
incognite e spingerà ad altrettante pericolose reazioni opposte.
Insomma...
la storia (anche quella politica) ci insegna che ad ogni reazione
istintiva non può che corrisponderne un'altra..e quando queste
azioni reattive sono prive del contenuto di conoscenza, il tutto non
può che ridursi in scontri vuoti in cui quello che prevale, oltre
all'ignoranza, è la supremazia della forza e della prevaricazione.
Qualcosa sempre più difficile da contrastare proprio in mancanza di un
dialogo che non può che basarsi sulla “conoscenza” degli argomenti.
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