27 mar 2020

DRAGHI SI...DRAGHI NO!


Una politica debole cerca il suo salvatore
di vincenzo cacopardo

La teoria odierna di Draghi, per certi aspetti simile a quella keinesiana, si fonda sulla cancellazione della regolamentazione bancaria con erogazione di prestiti a tasso zero facendo saltare i parametri europei. Si tratta di sommergere i paesi europei di moneta con interventi pubblici poiché dopo questa pandemia tutto sarà completamente diverso. Cosa ormai più che realistica dato che adesso tutti i Paesi dell'area europea sono invasi dalla epidemia.
Sempre favorevole a questa teoria (malgrado non sia un tecnico della finanza) ...avendolo già accennato in un mio post, come l'unica vera escamotage per riuscire a venir fuori da questa tempesta economica che comincia a porre notevoli problematiche a tutti i paese ed a tutte le imprese internazionali ormai coinvolte dall'emergenza: -Le parole di Draghi in qualità di grande tecnico, non possono che essere condivisibili. Di certo il passaggio dalla teoria alla pratica non sarà facile per via delle Banche che dovranno sostenere prestiti assai meno garantiti, ma se si vorrà.. si potrà trovare una possibile soluzione da elaborare nei dettagli.

Non possiamo che avere tutti una visione positiva quando un tecnico della finanza si esprime in tal modo offrendo un'apertura ben diversa slegata dai limitati e dagli asettici parametri che non hanno mai distinto momenti e difficoltà sociali e che non possono che ostacolare ogni crescita delle imprese soprattutto quando passa un tifone epidemico di simile portata.

Draghi si..Draghi no! Sembrerebbe la domanda del giorno!
L'ex governatore della Banca centrale europea sembra esser visto come l'ultima risorsa anche per il suo intervento sul Financial Times che lo ha visto fin troppo determinato. Adesso tutta la nostra politica, debole più che mai, lo invoca per la guida del paese: E' il solito leitmotiv di una politica incapace sia a destra che a sinistra poiché non riformata adeguatamente..che in momenti come questi dimostra la sua debolezza ricercando il “salvatore”: Una politica da tempo ricca di figure poco sensibili alle esigenze primarie del paese e mai lungimiranti. Tuttavia restano le naturali perplessità sulla possibilità di sostenere alla guida del Paese figure come un economista.. poiché se è giusto che la politica ne tragga giovamento lasciando spazio in simili momenti ad un tecnicismo finanziario di salvaguardia, lo stesso non potrebbe essere per quanto riguarda il complesso quadro delle riforme, delle questioni sociali e giudiziarie che solo una diversa figura politica dovrebbe dirimere: Una politica che non potrebbe essere diretta dal tecnicismo economico, ma dalla dovuta cultura sociale occorrente..e che purtroppo ancora oggi non si scorge pienamente!

Oggi Draghi potrebbe assumere la figura simile ad un grande Commissario economico europeo per l'emergenza, ma dettare la politica di un Paese nel suo insieme è ben altra cosa..pur nella attuale visione della debolezza del suo impianto e delle figure che ancora oggi la rappresentano!
Se i partiti schierati a destra come Forza Italia e Fratelli d'Italia sostengono fortemente la possibilità che Draghi possa prendere il posto di Conte, per quanto riguarda la Lega si dovrebbe fare lo sforzo evidente di superare una valutazione non proprio positiva sulla sua figura... da sempre vista come un sostenitore della politica economica Europea del recente passato. Un pregiudizio assai facile da superare se  il risultato per loro potrebbe essere quello di togliere dai piedi il neo premier.


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