29 mar 2020

L'ABBRACCIO SOLITARIO E CONSOLATORIO DI PAPA FRANCESCO




parole simili a carezze di cui oggi tutti necessitano”

di vincenzo cacopardo

Quando nella piazza deserta di S.Pietro..e quando nella sua preferita chiesa di Santa Marta, un pontefice provato e dall'affannoso respiro prega infondendo speranze ad una umanità fortemente provata.
Accorato nel tono, sommesso nella parola.. commosso e soprattutto preoccupato, ma sempre pieno di speranze da infondere al mondo intero...Francesco ha voluto mandare un abbraccio consolatorio identificandolo nel gran colonnato della piazza della sua Roma.
Ha tenuto a mostrare una immagine a lui sacra: il crocifisso ligneo della chiesa di San Marcello al Corso.. protettore della grande peste verso il quale si è inchinato più volte nel perseverare di una pioggia battente che in questi giorni ha investito Roma. Ma si sono scorte anche lacrime da parte di un pontefice incrollabile nella costanza della sua evangelizzazione umile e misericordiosa: Un Papa umano che incoraggia speranza ai popoli con naturalezza..senza marcati concetti teologici e senza alcuna posizione di alta sacralità, ma solo nella modesta semplicità di uno sguardo sentito e delle sue parole simili a carezze di cui oggi tutti necessitano: Speranza, misericordia e pietà per tutti i popoli che soffrono per questa epidemia e che solo insieme e con la forza stessa del loro impegno verso la fede possono sconfiggere.
Ancora una volta Papa Francesco ha saputo interpretare profondamente lo stato d'animo dei suoi discepoli.. ma non solo anche quello dell'intera umanità: Compresi i popoli che non lo vedono come la figura religiosa da seguire, poiché ha infuso a tutti una particolare speranza di rinascita contro un male oscuro che dissemina morte nel mondo.
Tempo fa scrissi che la figura del Papa odierno era sicuramente il risultato di un cambiamento voluto dalla stessa Chiesa che sembrava aver percepito l’importanza di una guida simile giusto per il difficile momento storico che attraversava il mondo intero: Una figura spinta verso un percorso umile che fu quello della figura di Cristo - E perchè mai questa figura così umile e caritatevole tocca i cuori e la sensibilità di tanti uomini...se non perché si volge con semplicità alla gente esprimendo l’importante fraterno sentimento dell’amore e della misericordia?
Papa Francesco.. in momenti come questi tocca l’animo umano e lo fa parlando anche di speranza, esponendosi meno enfaticamente ad una funzione di venerazione nei confronti della ragione teologica di una certa chiesa conservatrice….Ed ecco che il mondo, raggiunto da una prevalente sensibilità umana, si risveglia in una speranza di poter superare…e nel desiderio di poter ricostruire un futuro migliore attraverso l’amore verso il prossimo.

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