8 apr 2020

CONTE ED IL DECRETO PER LA CURA DEL PAESE



IL DECRETO "CURA ITALIA" CONTRASTATO DA UNA SERIE DI EMENDAMENTI
di vincenzo cacopardo

Malgrado se ne dicano di tutte e di più su Conte ed il governo da lui guidato, si è finito col decretare in favore per la liquidità delle imprese (nel complicato ambito del coronavirus) nei tempi possibili anche in considerazione dell'importanza dell' impegno e della stessa entità della cifra: Con questo decreto il governo potrà dare forza e resistenza alle imprese consentendo loro, attraverso un forte intervento di liquidità, il percorso di una difficile ripresa.

Le parole del premier sono infatti determinate e mirate ad una garanzia da parte dello Stato per la ripresa..e sostenute dai fatti: 
“Con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco senza precedenti” ha spiegato il Presidente del Consiglio. “Abbiamo adottato uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di rilievo strategico attraverso il potenziamento del ‘golden power’ potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. È uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue”. “Lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito”. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, uno strumento inserito nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende”.

Queste parole del Premier... sostenute dal decreto stesso.. non possono che essere utili e di auspicio per risollevare l'umore delle imprese, dei commercianti...e dei tanti lavoratori autonomi...Era un'esigenza primaria nell'attesa di una possibile lenta risalita da attuare in un percorso per stadi legato alle esigenze di salute in base alle misure disposte dal lockdown (ormai seguite da tutta l'Europa). Tuttavia una certa opposizione, al di là di ogni suo buon compito, ha continuamente insistito nella ottusa strada dell'attacco sferrato nei confronti del governo, ma soprattutto sulla figura di Conte definito costantemente ed ingiustamente inadatto.

Tante le ricette: quelle di Salvini ...quelle di Giorgia Meloni e quelle di Antonio Tajani, e malgrado le distanze ...il governo è riuscito in egual modo a provvedere con un decreto oltre i limiti soddisfacente. Esistono ancora distanze con una opposizione che si spera possano essere superate malgrado ogni pretestuoso atteggiamento. Difatti ancora non è certo che al decreto Cura Italia, Il centrodestra ritiri i quasi 600 dei 1200 emendamenti come ha chiesto il Premier Conte.. da sempre apparso aperto ad un confronto per la salute ed il bene del Paese.

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