30 mar 2020

L'INSOSTENIBILE DISGREGAZIONE DI UNA UNIONE




Nata per unire in un comune bene sociale e percorsa da una incomprensibile serie di contraddizioni”
di vincenzo cacopardo

Olanda e Germania sono attualmente i due Paesi Europei che, assieme ad una esitante e dubbiosa Ursula von der Leyen ..presidentessa della Commissione, non trovano un accordo sugli eurobond.

Siamo ai ferri corti!..Si potrebbe pensare che l'Unione stia andando a rotoli per una questione di prevalente interesse personale nell'ambito di una situazione di evidente salute generale..Sembra quasi un capriccio da parte di paesi oggi più economicamente forti, ma che un domani potrebbero dover essere costretti a supportare una disgregazione europea di grande portata che metterebbe in discussione una moneta unica in un terremoto finanziario inimmaginabile. E' facile pensare che in proposito sarebbero tutti i Paesi a soffrirne, ma soprattutto quelli più deboli come il nostro che, pur essendo stato sempre capace di sopportare pesanti risvolti economici e risollevarsi, si vedrà costretto da ulteriori pesantissimi sacrifici.
Malgrado si continui a mettere in discussione questa Unione sono più che certo che si troverà un accordo che vedrà contenti tutti: Impossibile pensare che questa Europa possa autosgretolarsi soprattutto in un momento come questo in cui.. solo restando uniti e con la solidarietà... si potrà contrastare e vincere la tremenda pandemia! Naturalmente c'è chi brama costantemente una rottura a beneficio di un paese italia sovranista senza nemmeno immaginare gli ulteriori effetti negativi sul Paese.

E' vero! Stiamo ancora pagando le conseguenze di una politica Europea che unita ad una globalizzazione mondiale ha portato in questi anni dannosi effetti al nostro paese: Costretto da parametri finanziari e regole contrastanti con la nostra prevalente qualità, il paese Italia ha pagato la conseguenza di una modestissima crescita che non gli ha arrecato i vantaggi desiderati, ma ha scontato soprattutto un forte impoverimento del Sud... Tuttavia pur comprendendo i tanti che ancora invitano all'abbandono ad una Unione con l'Europa poiché delusi fortemente da una serie di eventi che ci hanno costretti in una economia per nulla equilibrata..e spesso incomprensibile in termini sociali...e pur condividendo anche i lamenti dei tanti che ancora si sentono penalizzati dal cambio nefasto che si attuò lira/euro..ritengo ormai improponibile, quasi impossibile uscire da una moneta comune..Forse bisognava non entrarvi e soprattutto a questo prezzo! Rimarrebbe comunque la pesantissima capacità di ricominciare da soli con questi forti mercati ormai globalizzati seppure in maniera forzata.

Per quanto attiene l'Europa abbiamo sicuramente subito imposizioni sbilanciate e poco accorte anche per via dei nostri passati governi che hanno prima sottovalutato e poi non hanno difeso i nostri primari valori..Politici come Romano Prodi oggi riescono pure a lamentarsene... tuttavia non fu lui a capo della Commissione? Non fu consapevole anche del cambio con la nostra moneta?
E' venuta a mancare quella Comunità nella quale ogni Paese avrebbe dovuto aver difesa meglio una propria identità culturale.. Per il nostro Paese è mancato soprattutto il recupero del divario esistente con il Sud che si sarebbe dovuto colmare prima dell'ingresso.
Sinceramente appare ormai impossibile, se non a prezzo di ulteriori massacranti sacrifici, uscire da una moneta che ormai ci tiene incatenati..Quando lo si asserisce non si fa altro che manipolare l'opinione pubblica! Che poi il problema per l'Italia si debba porre..non v'è dubbio.. ma certamente bisognerà superarlo ormai inseriti nel contesto.. con la forza di una politica seria e capace.. in difesa costante dei nostri valori che mai come oggi deve farsi sentire.
Domandiamoci se forse non è proprio questo quello che manca!

1 commento:

  1. Sembra che la Germania abbia dimenticato presto quanto sia stata soccorsa subito dopo la seconda guerra mondiale e, sono certa, che sarebbe ben felice di affossare un paese come l’Italia così come ha fatto con la Grecia. Ed è in tempi come questi che ci si potrà accorgere di quali Stati siano degni di fare parte della Europa e chi invece no. Ricordiamoci che l’idea di Europa è nata in e dall’Italia.

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