6 ott 2021

SENZA RIFORME SI RITORNA AL PASSATO

 



di vcacopardo



Pian piano, malgrado l'inutile sforzo e gli errori di un Movimento ...tutto ritorna come prima! 

Le forze politiche si ricompattano nelle contrapposte posizioni Destra- Sinistra ed ogni sforzo per arrestare quel monolitico bipolarismo attraverso un sistema che possa offrire variabili diverse con sfumature più congenite ai bisogni di una politica parlamentare dinamica si blocca di fronte al muro delle vecchie posizioni.


Dopo un giro di incertezze che ha generato e dato forza ad un sistema proporzionale durato qualche anno si ritornerà sicuramente ad un sistema maggioritario per poter dare risposte più concrete alle ricompattate forze politiche contrapposte. In un certo senso si ritornerà ad un passato e le importanti riforme istituzionali riguardanti i partiti e la loro funzione, i ruoli e le competenze... rimarranno nel cassetto.

Gli errori macroscopici di un Movimento che tra confusione ed utopie ha dimostrato gran voglia di potere a danno di principi importanti per una società, restano più che evidenti.. e malgrado... l''ingresso di un paziente Conte.. saranno destinati a susseguirsi poiché ogni incoerenza, seppur passata, è sempre destinata a doversi pagare: Sullo sfondo..quindi.. solo tracce delle poche idee e confuse che al contrario hanno generato una rivincita a beneficio della vecchia classe politica che... pur competente... non avrà alcuna intenzione di operare a beneficio delle giuste riforme per poter dare maggior equilibrio e dinamica ad una politica ancora poco funzionale e ricca di conflitti.

Vi sarebbero da lungo tempo una lunga serie di riforme sulle quali approfondire uno studio, ma sappiamo bene che.. quando si toccano gli interessi dei partiti o del politico in genere... tutto viene ostacolato: Ma una riforma deve per forza riguardare l'annoso conflitto di interessi da parte di coloro che osservano e studiano la politica odierna: Per limitare meglio i conflitti risulta importante partire dalla distinzione per un funzionamento alla base dei poteri. Quella sul conflitto di interessi rimane ancora oggi una riforma di primaria importanza che si apre a ventaglio su una moltitudine di principi...una riforma che tocca il cuore di ogni percorso politico che si vorrebbe funzionale.. Percorsi che poi invadono grossi campi del potere economico: Un tema che dovrebbe investire l'attività parlamentare e quella governativa insieme. Insomma: la vera madre di tutte le riforme.

Il problema del conflitto d'interessi dovrebbe trovare oggi una soluzione equilibrata attraverso una legge che definisca in modo chiaro, semplice ed efficace un quadro normativo per impedire alle principali cariche elettive del nostro Paese, di avere interessi che interferiscano col ruolo della loro azione politica.Tuttavia questo potrà avvenire solo attraverso la scorta di un'altra riforma che regoli e disciplini i Partiti tagliandoli fuori da ogni operazione riguardante una funzione amministrativa di competenza.

In quest'ottica rimane sempre più sorprendente pensare che un Movimento che si era proposto per un vero cambiamento non abbia mai percepito l'importanza di simili riforme ed abbia solo pensato di impegnarsi in una attività governativa intrisa di conflitti.


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