21 mar 2023

IL SENSO DELLA VITA NEL DIFFICILE CONTESTO SOCIALE



di v.cacopardo

Non ho mai creduto nei miracoli in questa terra, tuttavia resto impressionato dal percorso di una natura terrena che vince costantemente malgrado tutte le insidie. Come resto decisamente affascinato dalla nascita di ogni vita. Mi viene perciò da pensare che il vero miracolo in questo mondo sia proprio la “vita”. 
E' proprio questo il prodigio che ci detta la natura, dove, malgrado le enormi difficoltà, piante, fiori, alberi e frutti, rinascono e rifioriscono sempre più rigogliosi che mai, e dove animali e uomini continuano a riprodursi!
Questa premessa non ne può escludere un'altra relativa al pensiero sull'esistenza ed alla forza che ne condiziona tutta l'umanità. L’umanità si è sempre posta una domanda sullo scopo della propria esistenza: Quale la ragione ..quale il compito..quale il fine di una vita che spesso inganna e spinge a tradire persino i buoni propositi ed i propri sentimenti, quale imprescindibile relazione con la propria coscienza? Il dono della mente, anche se non può esservi certezza, sembra per l’uomo una sorta di contatto con un’entità superiore.
L'uomo, come nella evidente realtà della natura, dovrebbe comprendere che se vi fosse una propria rinascita dopo la morte, ciò potrebbe essere legato alla propria esistenza della sua vita attuale. Dovrebbe forse riflettere sulla possibilità di una nuova vita dopo la sua scomparsa. Una nuova vita che potrebbe essere conseguenza di un comportamento di quella attuale. Tutto ciò non potrà mai essere una verità assoluta, ma potrebbe quantomeno fare riflettere! Chi non vorrebbe rinascere in situazioni anche migliori e chi al contrario non potrebbe temere di rinascere in quelle peggiori? Una verità non esiste, ma esiste di certo un pensiero che dovrebbe portarci a precise riflessioni!
Tanta gente che si improvvisa in questo mondo credendo che non possa esserci altro dopo la morte, non percepisce e non considera che, al di là di questa, potrebbe anche essercene un'altra: Sono i tanti individui che non credendo in nulla affrontano la vita con il presupposto della violenza o dell'indifferenza! Se costoro riuscissero ad immaginare l'ipotesi di una rinascita, i loro comportamenti sarebbero certamente più cauti e mirati, guardando alla loro vita e quella degli altri con maggiore attenzione! Vi sarebbe una società decisamente migliore! Non c'è bisogno di essere cattolici ed appartenere a qualunque fede religiosa per poter intuire che la vita deve per forza avere un senso, come del resto anche la morte!
Il mistero di una possibile rinascita su questa od un altro pianeta (da noi impossibile da comprendere) apre una lunga serie di considerazioni. Ma non sono un teologo e non sono in grado di inserirmi in una lunga analisi su questo tema, se non attraverso l'intuito di ciò che la vita stessa di giorno in giorno insegna ad ogni essere pensante in grado di comprendere che tutto ciò deve avere per forza un senso, poiché se così non fosse, non ne avrebbe nemmeno l'esempio stesso della natura che ci circonda! La natura è la nostra cornice: il contorno meraviglioso di un mondo che cammina tra vita e morte nella crescita di una umanità che non riesce ancora a comprendere l'importanza stessa della vita ed il suo vero miracolo da custodire.
Infine non ci si può esimere dal considerare questo pensiero in relazione al sociale: La diversità del pensiero è ciò che porta evidenti differenze nel mondo e nelle società, determinando un limite sulle scelte e nello sviluppo delle politiche sociali. Questa naturale diversità da un lato ci arricchisce, poiché sprona al confronto, ma dall'altro non potrà mai riuscire a definire un persorso in comune se non prima comprendendo quale può veramente essere il senso della propria vita. Ragione per cui nulla potrà mai cambiare se non ci si impegna profondamente su noi stessi: Nessun uomo, in senso antropologico, potrà mai aiutare nella costruzione del sociale, se non prima aver compreso il senso della sua stessa vita!

10 mar 2023

CUTRO: UNA TRAGEDIA CHE POTEVA ESSERE EVITATA


 
E'stato giusto attendere qualche giorno prima di inserirsi in una questione talmente delicata che ha visto la morte di oltre settanta immigrati rifugiati a causa di un impatto della barca a poco più di cento metri da una spiaggia che li avrebbe dovuti portare verso la libertà. Ma ormai il triste episodio, che si accomuna ad altri avvenuti in altre circostanze, ha scoperto falle sull'iter che ha provocato la tragedia che ha visto anche la morte di tanti bambini.
Sappiamo tutti che vi è una indagine della magistratura che valuterà attentamente le responsabilità, tuttavia dopo questi giorni abbiamo ormai un quadro più chiaro, (anche grazie all'intervento dell' attuale ministro degli interni di questo governo), di come si sono svolti i fatti e da tali si evince che di certo di responsabilità sul salvataggio ve ne sono..eccome!
La principale domanda che tutti dovrebbero porsi è quella relativa ad un mancato intervento SAR, primario oltre che ovvio, rispetto a quello ispettivo e di controllo! E se, come si asserisce, che Frontex aveva avvisato la presenza della barca a circa 40 miglia dalla costa calabra con la possibile presenza di immigrati constatata attraverso termorivelatori e che le motovedette della finanza sono subito uscite per andarvi incontro e subito rientrate per le condizioni del mare, a maggior ragione si sarebbe dovuto comprendere che qualunque barca sarebbe stata in chiara difficoltà. Non era difficile pensare ad un intervento immediato della Guardia Costiera che ne aveva, al contrario, ogni capacità! Ancora una volta una sorta di tragedia annunciata e causata dall'imperizia, se non da una precisa volontà politica di porre avanti un controllo sull'arrivo di queste barche rispetto ad un immediato intervento di salvataggio.
Il Ministro Salvini, (sempre prodigo di ogni sorta di propaganda) responsabile degli interventi per conto della guardia Costiera facente capo al suo dicastero delle infrastrutture, sembra essere rimasto nell'ombra in questa delicata faccenda: Con la sua ostentata furbizia ha preferito mettersi di lato esponendo nella questione il suo fedele ministro tecnico. Per quanto riguarda alcune fasi dell'intervento del Ministro dell'interno Piantedosi (piene di ostentato pragmatismo e prive di ogni dovuta sensibilità politica) lascio ogni commento a chiunque abbia la consapevolezza di immedesimarsi verso chi, da rifugiato, ricerchi ogni possibilità di scappare dal paese dove imperversano guerre e massacri per rincorrere un diverso avvenire per se stessi ed i propri figli. Incomprensibili errori di comunicazione che non dovrebbero appartenenre ad un ministro!
Al di là delle note responsabilità di un'Europa, di cui abbiamo ampiamente scritto, rimasta assente già da tempo....
Una tragedia che si sarebbe potuta evitare!
 vcacopardo

3 mar 2023

LA CRISI IRREVERSIBILE DELLA SOCIETA' MONDIALE




La crisi delle ideolgie ed i mercati malati affondano il sociale
E' in atto già da tempo una chiara crisi delle ideologie politiche: Un terremoto post ideologico che si diffonde piano piano in tutta l' Europa. Un'Europa che procedeva in direzione di una unione compatta e che sembra di giorno in giorno sempre più scomposta e meno unita! Un forte populismo si è diffuso con violenza esasperando le contrapposte visioni ideologiche nate dalla politica del Novecento, portandoci oggi in direzione di una complicata rivoluzione sociale. Nulla di veramente innovativo è stato fatto e si è continuato procedendo schiavi di una economia dettata da particolari interessi finanziari.
E' persino scontato affermarlo: Uno stato confusionale che dura da parecchio tempo! La crisi investe i mercati finanziari e di conseguenza si riversa su tutti i temi sociali di maggiore importanza. Le Borse mondiali appaiono sostenute in modo fittizio. Dovremmo ormai conoscere l'esistenza di gruppi che si muovono per impedire i collassi borsistici avvalendosi delle risorse della Federal Reserve: Quando i mercati segnano forti vendite in Borsa, si muovono comprando azioni attraverso moneta elettronica! Tutto ciò onde evitare il naturale panico che scatenerebbe ulteriori pericolose conseguenze.
Ormai tutta la società mondiale sembra posare le sue basi sul debito! Sopra il quale si sono costruiti altrettanti castelli di derivati tossici. Una strana sopravvivenza economica...simile ad una lunga agonia che non porta alcuna serenità! Ancora una volta il metallo prezioso tenderà a salire, mentre l'economia mondiale, priva ormai di quell'essenziale equilibrio, potrà impattare contro un autentico Tsunami finanziario.
L'economia, come tutti sappiamo, vive un rapporto diretto col sociale e quando si innestano anche crisi ideologiche, si mescola una pericolosa miscela esplosiva: È difficile capire come finirà, più facile aver compreso da tempo che sarebbe successo! Bisogna essere ottimisti, tuttavia non è facile esserlo quando di giorno in giorno si scorge il procedere di un sistema mondiale che continua ad avanzare solo in virtù di grandi interessi personali!
v.cacopardo