Mentalità dell'esistere.. e scopo dell'essere.“La vita comune di tutti i giorni è rappresentata da una chiara differenza di uomini che determinano un vero cambiamento attraverso una azione personale del pensiero e da altri che passivamente si adeguano a ciò che il complesso meccanismo del sistema determina. Il sistema somiglia ad un’onda dalla quale molti si fanno trasportare e contro la quale solo pochi sono disponibili a nuotare. Nuotare contro, non inteso come atteggiamento stoico di chi crede di poter cambiare il mondo, ma come maturazione culturale che riesca a far prendere coscienza delle nostre vere esigenze e che ci allontani dal cinismo di una società nella quale, poi, pretendiamo di vivere tranquilli.“
Con queste parole di premessa.. è iniziato otto anni fa il percorso del mio blog proiettato in direzione dello studio per la ricerca di una nuova cultura politica spinta verso un possibile utile funzionamento sociale: Un blog che ha il fondamentale scopo di far riflettere senza alcuna presunzione di saper risolvere.Molta gente vive oggi definitivamente soggiogata dal sistema: un sistema spesso limitante e costringente che pare imporci una vita fondata su una quotidianità che ostacola sempre più lo spazio ad un libero pensiero ed alle idee. Un processo quotidiano che pare aver già definito la mentalità del vivere per “esistere” e non per “essere”.
"SIAMO NOI A SOSTENERE IL MONDO , NON E' IL MONDO A SOSTENERE NOI!"
In senso più ampio, questo rilievo antropologico insito nei soggetti umani evidenzia di fatto la differenza che può esservi tra gli individui adeguatisi ad un percorso già definito da un sistema da coloro che, al contrario, percepiscono l’importanza di dare spazio al proprio pensiero, alle proprie idee ed alla propria volontà, per incidere nel cammino della società verso il futuro al fine di migliorarne il contesto e supportarne i fondamentali valori culturali.
In tanti vivono ormai adattatati ad uno strano modello di vita in comune, dimenticando i fondamentali traguardi della propria individuale esistenza. Alcuni appaiono perfino scolpiti dentro il sistema come ne fossero plasmati e non fanno nulla per migliorare questa concezione a beneficio della comunità: non spingono il loro pensiero oltre una realtà definita dal sistema bloccando di conseguenza ogni possibile forma di innovazione anche per loro stessi.
Toccare questo difficile argomento potrebbe indurre il lettore a biasimare chi lo scrive in quanto tutti siamo più o meno succubi di un sistema di vita in comune: -Un apparato complesso in cui è sempre più difficile ricercare una posizione e quell'essenziale equilibrio che non avvantaggi o scontenti l'altro.Tuttavia la mia analisi in proposito tende a dirigersi prevalentemente verso chi, pur avendo il grande dono della conoscenza, del pensiero e dell’intuito spiccato, non reagisce mettendoli a frutto...e quindi non offrendo le sue capacità a beneficio della stessa società e del progresso.
Una analisi diretta verso chi non è in grado di reagire attraverso la forza dei propri ideali ricercando la strada per apportare qualcosa di nuovo, ma anche per migliorare la propria esistenza. Un pensiero in direzione di chi, con la forza della propria mente e le proprie idee, riesce ad insorgere avverso un sistema, non per distruggerlo, ma per cercare di arricchirlo...rendendo migliore persino se stesso.
Tanta gente sembra oggi lontana da una propria opinione mentale! Per abitudine o paura, per dipendenza o servilismo, in tanti paiono adattarsi alle sorti di questo "complesso sociale", senza apportarvi un piccolo contributo di ricerca personale supportato da una propria riflessione. Sono ormai tanti i soggetti cinici e passivi che si adattano pur avendo conoscenza e capacità. Costoro appaiono sempre più scolpiti nel freddo e granitico marmo di un sistema dal quale traggono spesso solo benefici.. non volendovi apportare mai nulla…
La società ha bisogno del pensiero di tutti e tutti dovremmo nel nostro piccolo farne parte partecipando e difendendo i principi costruiti attraverso la nostra storia:-Sarà mai possibile migliorarsi e coltivare valori se non proteggiamo il pensiero ed i principi fondamentali della nostra cultura?
vcacopardo