29 ago 2014

Il semplificativo metodo Renziano che preme sulla riforma della giustizia



Ecco i 12 punti su cui verte la riforma proposta dal governo Renzi :



  1. Giustizia civile: riduzione dei tempi. Un anno in primo grado
  2. Giustizia civile: dimezzamento dell’arretrato.
  3. Corsia preferenziale per le imprese e le famiglie
  4. Csm: più carriera per merito e non grazie alla ‘appartenenza’
  5. Csm: chi giudica non nomina, chi nomina non giudica;
  6. Responsabilità civile dei magistrati sul modello europeo
  7. Riforma del disciplinare delle magistrature speciali (amministrativa e contabile);
  8. Norme contro la criminalità economica (falso in bilancio, autoriciclaggio);
  9. Accelerazione del processo penale e riforma della prescrizione;
  10. Intercettazioni (diritto all’informazione e tutela della privacy);
  11. Informatizzazione integrale del sistema giudiziario;
  12. Riqualificazione del personale amministrativo.

In sostanza alla giustizia civile sono dedicati i primi tre obiettivi: processo civile in un anno in primo grado, dimezzamento dell'arretrato e corsia preferenziale per le imprese e le famiglie. 
Per la riforma del CSM si parla di carriera legata al merito e di sdoppiamento delle funzioni fra coloro che giudicano l'operato dei magistrati e coloro che ne determinano gli incarichi, nominandoli.
La responsabilità civile dei magistrati viene ridisegnata sulla base di quella già adottata dai principali Paesi europei, rivedendo in particolare i meccanismi di filtro e rivalsa dello Stato.
La riforma del disciplinare delle magistrature amministrative speciali (amministrativa e contabile).
Contro la criminalità economica, si prevede l'introduzione di nuove norme sul falso in bilancio e sull'autoriciclaggio.
Per il processo penale si punta sull'accelerazione dei tempi e sulla riforma della prescrizione.
Per il capitolo intercettazioni, un impianto normativo che tutelando la privacy dei soggetti comunque coinvolti, non pregiudichi il diritto all'informazione.

Gli ultimi due punti riguardano l'informatizzazione integrale del sistema giudiziario e la riqualificazione del personale amministrativo, ai quali il ministro Orlando in conferenza stampa ha dedicato parole importanti, indicando nella prima "la strada maestra per il processo civile" e ritenendo che "la questione del personale amministrativo della giustizia è la questione più importante di tutte quelle di cui abbiamo discusso finora" perché, ha proseguito, "le migliori norme del mondo non camminano se non ci sono gambe forti".


Questo ultimo obiettivo resta valido solo se si potranno definire in modo più realistico le risorse necessarie che possano fornire un organico più funzionale, in caso contrario restano aria fritta. Le gambe forti proposte dal ministro Orlando..quali dovrebbero essere? Quale nuova proposta per far sì che un organico funzioni?

Se pur valide tali riforme... rimangono incerte ed approssimative, riguardo al processo civile e le proposte di un dimezzamento dell'arretrato..Insomma.. come si intende voler procedere nel merito al fine di ottenere un dimezzamento? Si trattasse di dover dare un taglio... attraverso quale metodo... al fine di non danneggiare chi merita giustizia ?
E' da considerarsi sicuramente valida una nuova disciplina riguardo al falso in bilancio ed autoriciclaggio, ma quando si entra nel processo penale si intende voler accellerare i tempi al fine di poter contenere i termini della prescrizione. Si.. ma attraverso quale metodo e quali cautele nei confronti dell'accusato?

Si ha la netta sensazione che si vogliano risolvere i nodi di questa disciplina attraverso il solito metodo Renziano della semplificazione, in modo quasi approssimativo e senza considerare in modo primario un piano di ristrutturazione che parta dalla riorganizzazione di un organico che necessita di risorse per poter rendere più funzionale il lavoro stesso dei magistrati. Ma la disciplina che guida le regole della giustizia merita un'analisi più profonda ed un sistema di funzionamento che parta dalla riorganizzazione di un organico fondata su una seria proposta che faccia un uso efficiente delle risorse necessarie.

L’argomento della giustizia è uno dei più sentiti che dovrebbe poter camminare di pari passo con quello della sicurezza, proprio perché strettamente collegati tra loro in un unico problema che tocca da vicino la libertà del singolo cittadino. Un argomento delicato ed impegnativo in relazione con i poteri dello Stato. I valori dell’equilibrio e della funzionalità risultano perciò certamente essenziali per affrontare questo tema, ma non potranno essere risolutivi se non se ne aggiungono altri come innovazione, coordinamento e metodo.
vincenzo cacopardo

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