19 set 2014

Il Nazareno...il nuovo spazio delle decisioni...


...nell'immobilismo dei Partiti   di vincenzo cacopardo

Dietro le parole “ i patti vanno rispettati” Berlusconi conferma la volontà di una accelerazione sulla legge elettorale!
Questa storia dei “patti” suona tanto come un'operazione di stampo quasi massonico a cui una gran parte dei cittadini non fa caso, ma che dovrebbe in sè stupire....Sorprende perchè rimane davvero singolare, oltre che fuori da ogni logica politica istituzionale, che un patto detto del “Nazareno” possa condizionare e costringere il futuro della politica del Paese in questa modalità. Il solo concetto di “patto” edificato e concluso in una racchiusa camera di un edificio.. fa tanto pensare a quanto i partiti oggi restino inesistenti nella loro vera funzione di ricerca...fa pensare all'immobilismo di una figura, seppur saggia, come il Presidente Napolitano...Non esiste più una costituente... un'assemblea composta da membri capaci come una volta di affrontare le tematiche legate alla costituzione secondo i canoni di un vero funzionamento del sistema democratico...e quindi ci si riduce ai "patti"fra leaders...

Tutto questo oggi appare... invero.. come una sorta di complice intesa, una intesa di comodo per raggiungere un preciso potere ..ostacolando la strada più corretta di un percorso che si deve nel rispetto dei cittadini.

Renzi e Berlusconi persistono in questo processo di costruzione delle riforme a dispetto di ogni deontologia politica ed in barba agli stessi Partiti....

Il giornalista Gino Marra, parlando del passato di Renzi scrive ..”essendo stato chiamato dal solito elettorato con il prosciutto sugli occhi a sostituire il peggiore e più odiato Sindaco che Firenze abbia mai avuto (quel Leonardo Domenici che, come premio per i suoi fallimenti, è stato mandato al Parlamento Europeo), era inevitabile che qualcosa di buono dovesse pur farlo. Ma, a parte aver evitato lo scempio del passaggio di un tram delle dimensioni di un Eurostar da Piazza del Duomo e aver ripavimentato alcune strade del centro, l’ex “ragazzo prodigio” ha utilizzato sapientemente Firenze come palcoscenico per proporsi alle masse come il volto nuovo, come una sorta di messia destinato a cambiare l’Italia, come un nuovo ed ennesimo “salvatore della Patria”. Marra quindi prosegue: a noi non interessa il pettegolezzo...Quello lo lasciamo volentieri a Marco Travaglio e ad altri. A noi interessa che la gente apra gli occhi sulla verità, sul grande inganno nel quale siamo immersi fino al collo. A noi interessa constatare e far capire quella che è ormai un’evidenza: Matteo Renzi è un massone figlio di massoni!
Non ci interessa il fatto che magari non si trovino le prove di un suo effettivo “tesseramento”, di una sua affiliazione a qualche loggia. Renzi è l’espressione più diretta ed immediata di quella culturalità massonica di cui si servono i grandi burattinai del potere occulto per agire indisturbati ai danni della società. Questa massonicità lo investe come individuo, come parte integrante di un contesto politico di potere e come espressione di una cultura che è e resta prettamente massonica.Questa è l’idea che mi sono fatto personalmente di Matteo Renzi, un personaggio abilmente costruito a tavolino e curato nei minimi dettagli per quanto riguarda il look, la gestualità, il tenore e il contenuto dei discorsi, tanto che, nonostante risulti agli occhi dei più attenti una squallida scopiazzatura di Barak Obama, sta trovando sempre maggiori consensi sia fra un elettorato di sinistra ormai senza bussola e senza identità, sia fra l’elettorato di un centro-destra fiaccato da vent’anni di Berlusconismo e di promesse non mantenute.”

Al di là dell'immagine che voglia darsi al nuovo sindaco d'Italia, quello del Nazareno.. appare come il nuovo capitolo di una farsa della solita politica all'italiana...dove due personaggi, simili nel loro determinismo ed in quella loro cultura di grandi burattinai del potere...si chiudono in una tranquilla camera di un palazzo definendo il futuro politico di una società ormai a pezzi....Il tutto nell'immobilismo totale dei Partiti che appaiono sempre più confusi ed inerti rispetto al compito ed al rispetto che si deve ai propri elettori.




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