18 mag 2015

Renzi e Salvini....sempre più contrapposti

di vincenzo cacopardo
Oggi una lotta politica pare aperta in un confronto con Matteo Salvini: unico vero oppositore del governo Renzi. Una opposizione che vede il consenso del leghista salire a dismisura...Ma sono in tanti a definirsi in disaccordo alle idee di una Lega che non si arresta contro una certa violenza portata dai suo facinorosi.
Qualcuno tende a precisare che Salvini è un provocatore: un incendiario che cerca volutamente la provocazione. 

Le sue proposte appaiono assurde se messe di fronte ai problemi reali del Paese. Sono in tanti a pensare che il capo della Lega istighi all'odio ed alla violenza e che sarebbe opportuno non farsi trascinare dalle sue continue provocazioni. Insomma... si pensa che Salvini abbia ogni diritto di parlare, ma con senso di responsabilità e senza incitamenti che possano fomentare odio e violenza tali da mettere in crisi ogni dialogo di un sistema che si vuole democratico.

La paura che Salvini possa salire in modo esponenziale nei consensi induce tutte le forze moderate del governo ad indicare l'uso verbale della sua comunicazione come violenta ed istigatrice di odio, non tenendo conto che lo stesso atteggiamento comunicativo del Premier (anche se in altro tono) spinge egualmente a rafforzare profonda avversione ed astio tra i cittadini: E' la logica della teoria delle vecchie contrapposizioni che da ideo- logiche finiscono col divenire quasi ideo-statiche ed assolute... e quindi fondate soltanto su principi di azioni e reazioni. Tutto ciò non potrà mai generare crescita politica in senso positivo, ma solo perenni effetti di replica improduttivi.

Cosa ci si poteva aspettare come reazione da un finto percorso politico innovativo costruito con tanta ipocrisia e poco rispetto da colui che oggi viene identificato come il rinnovatore del momento? Da chi, poco attento alla ricerca di un efficace funzionamento ed assai esperto nella comunicazione, tende sempre a semplificare e persino a dividere?

La reazione naturale non poteva che essere quella di personaggi come Salvini che, sebbene più disadorni nella loro comunicazione, mettono comunque in evidenza storture e deformazioni insite nel sistema. Ma Salvini rappresenta oggi un ausilio..un soccorso..un ripiego per i tanti che non credono più ad una destra in opposizione a Renzi e nemmeno ad un rifugio sotto l'ala dei pentastellati di Grillo, ma solo fiducia e speranza verso l'uomo che promette maggior sicurezza per il territorio.

A Salvini interessa raccattare voti agitando paura ed insicurezza e cercando di trasformarla in fobia...ma, come per Grillo, non si hanno certezze sulle sue vere capacità di governo...Questo è l'effetto di un sistema che oggi.. tende a fondarsi esclusivamente sulle assurde contrapposizioni delle figure e che non mira, come al contrario dovrebbe, ad una ricerca costruita sulle idee e sul rivoluzionamento delle pricipali normative di funzionamento in favore di una più utile politica del Paese.





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