9 feb 2016

Se il Paese resta a galla....

di vincenzo cacopardo

Renzi..sembra ormai avanzare solo per uno spirito di ambizione e nella delimitata coscienza di promettere ciò che è..sicuramente.. ritenuto impossibile per il Paese: Sforzi sovrumani diretti spesso verso chi è meno in grado di poterli sostenere. In questo suo percorso, il Premier si lega in spropositati accordi e manovre che vedono forze politiche di sinistra e di destra tenuti insieme per patti di convenienza..in una visione di un'Europa ancora non del tutto convinta della nostra crescita.

Di contro la demagogia ed un certo populismo si alimentano stimolando la disperazione dei tanti che si sentono traditi dal “gioco” della politica. Un gioco pericoloso che induce il popolo verso la disperazione aumentando ancora di più una certa insicurezza...Governo..Banche e Stato sembrano non aiutare il cammino di una società civile che si sente sempre meno assicurata. In questo assurdo ed incerto quadro.. che sembra non lasciare intravedere alcuna luce..una domanda nasce spontanea: con quale spirito oggi si può andare a votare? Ci si può seriamente soffermare a pensare che vi sia stato un positivo cambiamento della politica?

Il caos pare regnare ..le anomalie perseverano ed i conflitti permangono. In realtà Renzi sembra aver prodotto tanto fumo e meno sicurezze.. Ciò che sta cambiando non può convincere, ma quello che lo fa restare a galla è di certo la mancanza di altre figure valide che gli si possano contrapporre. Una ragione in più per riflettere sull’importanza della ricerca di quelle necessarie riforme utili al fine di arginare i forti populismi e le inutili demagogie che il quadro politico odierno tende a promuovere. Politiche che toccano gli animi dei tanti cittadini..

Quello di cui la appariscente politica governativa non sembra rendersi conto.. è in fatto che non si può più ragionare con la forza mentale di un tempo e lo stesso Renzi ..malgrado la sua entusiasmante e favorevole comunicazione, rimane legato ad un processo sistemico che non potrà mai offrire il salto di qualità necessario. Sono le parole innovazione, equilibrio ed equità che devono legarsi a quelle di una ricerca della qualità e dei valori connaturati della nostra terra che dovrebbero fare la differenza per una base di una crescita valida del nostro Paese.

Ora... se non si attuano riforme atte a portare avanti i preziosi e naturali valori della nostra Nazione attraverso le idee ..resta inutile ogni altra riforma riguardante le regole: Le regole come quelle sul job's act.. ad esempio (sebbene tanto da criticare nel merito).. rimangono prive di una base forte sulla quale poggiare quando il lavoro stesso non si genera. Generare lavoro significa far crescere le startup innovative con il solido aiuto di una economia finanziaria reale e costruttiva. Il criterio Idea-startup-impresa è un concetto agevole, concreto e storicamente legato al criterio imprenditoriale della nostra Nazione.. ma non potrà mai fare a meno di essere accompagnato da una logica politica più funzionale. Insomma un'economia reale basata sui nostri veri valori darebbe molti vantaggi in più per una crescita: Un EXPO..non varrà mai quanto la nascita di centinaia di piccole aziende!.

Se il Paese resta a galla e lo spread rimane contenuto sembra essere solo perchè la manovra del “quantitative easing” di Draghi vi pone un forte argine: un quantitativo di decine di miliardi di euro al mese immessi che aiutano a tenere a freno il degenerare di una situazione economica assai precaria..Una massa di risorse finanziarie offerta agli istituti bancari a costo irrisorio e su cui spesso le banche speculano. Da questa trappola infernale solo le idee possono salvarci e la politica.. che dovrebbe fare la sua parte.. pare impreparate ed immobile! Nessuna nostra politica odierna parla oggi in termini di qualità e di idee ed anche il nostro Paese ha sempre preteso di marciare e vivere cinicamente di riflesso ad un’economia globale forzata da una primaria esigenza di produzione. Se a ciò aggiungiamo le poco utili riforme istituzionali e costituzionali in essere poste dal governo Renzi che non potranno mai aiutare le libere espressioni delle idee..l'unica cosa che viene spontaneo domandarsi è: Ma dove stiamo andando?












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