26 apr 2016

La vecchia politica e i dubbi sul nuovo che avanza

La rottura di un vecchio sistema politico..indispensabile per aprire nuove brecce all'innovazione
di vincenzo cacopardo

Il Movimento 5Stelle potrebbe essere il vero Movimento di rottura ad offrire una buona spinta verso un cambiamento della politica nel Paese. Resterà poi da vedere se sarà in grado di sostenere il suo consenso attraverso le capacita di saper governare ed amministrare in modo utile e funzionale. Un Movimento che, malgrado il successo, viene osservato come un'organizzazione adatta per la rottura del sistema.. ma non ancora pronta ad identificarsi in una vera forza per via di alcune poco chiare linee di metodo ed organizzative.

Una parte della popolazione ha preso in avversione questo Movimento per via del fatto che si è sempre messo in evidenza con troppa enfasi sul piano dell'onestà: Come si fosse sollevato a nuovo educatore con in mano il vessillo dell'impurità sul quale costruire un consenso. Alcuni non sopportano i suoi componenti perchè li identificano in coloro che pur volendo apparire “puri”.. usano l'integrità morale a scopo esclusivo e promuoversi al di sopra della società... Altri ancora li comprendono poco perchè incapaci ed impediti...proponendosi ostinatamente contro il governo.. chiedendone ripetutamente la sfiducia e perseverando in un effetto politico di ritorno negativo.

I deputati del Movimento 5 Stelle sembrano armati di buona volontà..anche se scompaginati per via del difficile compito sottoposti ad affrontare in modo alquanto improvvisato. Vi sono invero dei punti sui quali occorrerebbe soffermarsi. Punti che riguardano la loro organizzazione ed il metodo confuso con il quale continuano muoversi. E' quindi un vero peccato percepire come in realtà, cambiando il metodo e ricostruendo meglio l'organizzazione, essi potrebbero oggi trovarsi come il Partito di maggior consenso arrivando persino a superare abbondantemente il 40% dei consensi.

Sia i loro approssimativi discorsi indirizzati verso una teorica “democrazia diretta” sia la loro “superficiale elezione” attraverso i mezzi del computers.. non potranno mai convincere in pieno. Soprattutto quando il compito è quello di valutare un candidato per un ruolo amministrativo.

Per ciò che riguarda questo primo punto..bisognerebbe inizialmente mettersi d'accordo su ciò che in realtà può voler dire il loro concetto di democrazia diretta..e come gli stessi componenti del Movimento intenderebbero realizzarla.. In tanti si riempiono la bocca di questo termine dimenticando forse che un Paese come il nostro.. con oltre 40 milioni di cittadini con diritto al voto.. non potrà mai far fronte od essere gestito attraverso una fantomatica democrazia diretta: Una cosa è voler sostenere una democrazia partecipativa ..un'altra è credere di poter riscontrarsi con un concetto di democrazia diretta...Insomma.. credo sia giusto spostare l'attenzione verso un pensiero di democrazia partecipativa, ma impensabile poterla definire attraverso l'uso del mezzo computerizzato. ..Nella democrazia diretta o partecipativa il potere sovrano è esercitato direttamente dal popolo, ma ciò poteva avvenire nel passato.. nell'antica Grecia, dove i cittadini (esclusi schiavi, donne e cittadini stranieri) si riunivano nell' Agorà (oggi la piazza) per discutere attivamente di leggi o posizioni politiche da prendere. Nella democrazia odierna...ossia indiretta o rappresentativa, il potere sovrano è esercitato da rappresentanti eletti dal popolo. La nostra Nazione è una Repubblica parlamentare (quindi a democrazia indiretta) per questo ha le Aule Parlamentari ed usa come unici strumenti di democrazia diretta il referendum, l'iniziativa popolare e la petizione popolare.

Per il riscontro delle figure del Movimento: Se per quanto riguarda quelle da mandare in Parlamento figure nuove ( che non devono per forza rappresentare capacità amministrative, ma abilità di dialogo, idee e preparazione politica) la scelta operata convince già poco...ancora meno potrà convincere quella di valutare un candidato che, per reggere la pubblica amministrazione, deve di sicuro avere una dose di esperienza e le innate capacità occorrenti. Si crea poi una certa confusione..esasperata persino dalla mancanza di base di un dialogo e la conoscenza delle capacità di ognuno che in questo Movimento vi entra senza essersi mai scambiato preventivamente in proposito al proprio pensiero ed alle idee con gli altri.

Questi argomenti oggi creano un blocco all'espansione di questo Movimento che in relatà appare l'unico a poter rompere il precario equilibrio di un sistema politico ormai al fallimento ed aprire una breccia su un nuovo pensiero politico di vera innovazione. In base a ciò dovrebbe essere proprio questo Movimento a suggerire la divisione dei ruoli e la riforma dei Partiti.. lasciando maggiore spazio alle idee e capacità di gestione all'amministrazione del bene pubblico e governativo. Dovrebbe essere una ragione per motivarli e spingerli a muoversi in altro modo..e cioè.. in favore di un uso diverso delle Aule... lasciando l'una libera nel pensiero in contatto con i cittadini (salvaguardando una partecipazione più ampia) e l'altra separata in un uso amministrativo e di controllo con l'esecutivo...attraverso una più sensata differenziazione dei ruoli che possa arginare i molteplici compromessi.

In tutti i modi la domanda da porsi oggi rimane di certo una: E' meglio rompere un sistema per nulla funzionante, compromesso e corrotto come quello odierno che si propone ancora con le consuete figure che continuano a creare iniquità e mancanza di una vera efficienza all'ordinamento politico (giocando insistentemente sulle obsolete contrapposizioni destra-sinistra) o rischiare.. indirizzando il consenso verso la rottura di un vecchio sistema che aprirebbe nel breve futuro nuove brecce ad altre idee ed alla possibile innovazione? Se la risposta non è facile.. resta comunque elementare percepire lo stato di degenerazione di una politica che, anche sul piano amministrativo, attraverso i continui scandali sulle banche ed in favore di interessi supremi, ha dimostrato tanta incompetenza rendendo la popolazione in uno stato di povertà e frustrazione insopportabile..Una politica che non pare aver più nulla da insegnare agli altri che vengono oggi indicati come i nuovi incompetenti!



Nessun commento:

Posta un commento