18 set 2019

RECIPROCITÀ ED INCOERENZA NEL QUADRO POLITICO INTERNAZIONALE



Quel principio della globalizzazione utile all'economia mondiale che avrebbe dovuto far progredire i paesi meno avanzati e rendere più forti quelli già forti..ha finito persino con l'ostacolare il rapporto di unione tra i popoli.
di vincenzo cacopardo


E' difficile comprendere l'andamento politico sociale ormai visibile a livello internazionale dove si pretende l'interazione tra i popoli ed incoerentemente si procede verso una economia fin troppo liberalizzata che non pone alcun limite ad una spietata globalizzazione.

Con l'affermazione che i mercati devono restare liberi..si nega ogni possibilità di regolarizzarli e quindi il mondo intero non si preoccupa per nulla dell'intero panorama sociale internazionale, ma ognuno solo del proprio ambito territoriale sfruttando mano d'opera ed abbassando il più possibile i costi.

Se da un lato può comprendersi l'aspetto concorrenziale.. ciò che non si può accettare.. ne dal punto di vista dello sfruttamento .. né..tanto meno dal punto di vista di una ricerca di intesa reciproca tra i popoli, è la prevalenza di un disinteressamento. Soprattutto quando si pretende di costruire una Unione come quella Europea dove alcuni Paesi inseriti nella Comunità perseverano abbassando il costo del lavoro e speculando a danno di altri.

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una battaglia mondiale sui dazi per porvi dei limiti, ma ogni Nazione ha lavorato solo a proprio favore e non vi è stata una vera volontà di porre rimedio attraverso una riforma mondiale sui mercati. Ciò ha contribuito ad accrescere indistinte e confutabili forme di sovranismo.

Un nuovo capitalismo globale riesce ormai ad estremizzare i profitti occupando meno capitale umano. Si perde ogni peso di una contrattazione sul lavoro e di conseguenza va crescendo l'emarginazione di massa. La politica sterile dei paesi occidentali, quella internazionale che non ha saputo gestire la politica tra i diversi paesi, né ha saputo prevedere l'esodo odierno di portata mondiale ed anche la iper produzione di una Cina che ha riempito un mercato occidentale ormai saturo...uniti ad un principio di corruzione ormai degenerante..fanno sì che il mondo rimanga compromesso in un vortice rischioso sottomesso ad ogni interesse personale destinato a vincere su tutto.

Quella globalizzazione utile all'economia mondiale che avrebbe dovuto far progredire i paesi meno avanzati e rendere più forti quelli già forti..finisce persino con l'ostacolare il rapporto di unione tra i popoli.



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