di vincenzo cacopardo
Quello che oggi non si riesce a scorgere nel nostro Paese, è una vera e profonda ricerca di cambiamento verso un modo di far politica che non può più funzionare. Dalle attuali forze oggi impegnate, si coglie l’assoluta mancanza di proposte innovative sulle riforme istituzionali, suggerite attraverso una nuova forma mentis, che dovrebbero poter sostituire il percorso di una mentalità ancora incollata a vecchie procedure anticostruttive.
Quello che oggi non si riesce a scorgere nel nostro Paese, è una vera e profonda ricerca di cambiamento verso un modo di far politica che non può più funzionare. Dalle attuali forze oggi impegnate, si coglie l’assoluta mancanza di proposte innovative sulle riforme istituzionali, suggerite attraverso una nuova forma mentis, che dovrebbero poter sostituire il percorso di una mentalità ancora incollata a vecchie procedure anticostruttive.
Chi è in grado di poter vedere in un’ottica innovativa la funzione di una politica più attiva per la nostra società, potrebbe meglio accorgersi di quanto importante sia ragionare con un’apertura mentale disposta in favore di un sistema alternativo che possa condurci avanti. Non si deve mai dimenticare un passato storico che ha segnato un percorso, ma farne esperienza.. per mettere in atto una vera trasformazione in termini di efficienza ed utilità e ciò può avvenire solo con la forza di una ricerca su basi teoriche attraverso uno studio di ricostruzione funzionale di quella che potrebbe definirsi come una "NUOVA GEOMETRIA DELLA POLITICA"
“posizionamento dei poteri”
Per Monteacquieu l'arte di creare una società e di organizzarla compiutamente, era l’arte più alta e difficile, in quanto da essa dipendeva il benessere necessario allo sviluppo di tutte le altre arti. Indubbiamente egli pose le fondamenta per le regole di una politica che ebbe grande influenza sulla costituzione francese e americana e sulla quale si sono via via costruite le basi delle democrazie moderne, tra cui la nostra. Ciò che manca in questi suoi studi è il rapporto tra il parlamentare ed il legislativo (oggi fusi insieme in modo alquanto conflittuale) relativo alle moderne democrazie.
La logica di
Montescquieu è ancora valida rispetto alle democrazie moderne che operano
attraverso “i poteri” dello Stato, ma oggi, nel disperato
bisogno di un percorso di revisione della democrazia moderna, non ci si può
basare su questo modello in modo circoscritto e pragmatico senza apportarvi innovazione: se si vuole
costruire qualcosa di più funzionale, la prima forma che deve sparire è proprio
l’idea di “potere” che..forse, potrebbe legarsi soltanto a quella che ogni cittadino
esprime attraverso un proprio voto di rappresentanza in Parlamento.
Il “potere” esecutivo, che
oggi rappresenta il complesso delle attività volte a dare attuazione alle leggi
dello Stato e che ha anche funzioni distinte in attività politiche e in quelle
amministrative, non dovrebbe rappresentare una forma di “POTERE”, ma essere
classificato come un “ordine” o un “organo”. Così come il potere giudiziario,
che di per sé è già un “ORDINE”, secondo la dicitura espressa dai padri costituenti
nella Carta costituzionale..ma che, per una serie di circostanze, ha finito con lo sfociare in un potere.
Credo che molti cittadini si
domandino oggi, se possano ancora esistere concetti fondati su una divisione Destra-Sinistra,
e se la vita politica, malgrado sia sempre stata segnata da un percorso ideologico
costruito attraverso questa dialettica, possa continuare a contribuire positivamente
in favore di un funzionamento sociale. Politici e politologi di tutto il pianeta fanno
ancora credere che possano esistere questi percorsi anche perchè, questa suddivisione, continua a dar loro la possibilità di esprimersi in una vecchia logica al
fine di poter restare incollati agli interessi che un sistema può offrire.
Di certo oggi, non si dovrebbe più discutere in termini di destra e sinistra ma, solo di bisogni per la società e questo conduce automaticamente alla ricerca di un nuovo sistema: Che possano esistere ideologie diverse nel nostro pensiero, è più che legittimo sebbene, in un contesto di moderna politica, si dovrebbe lavorare per un processo di crescita e di benessere in favore di una società con maggiore sinergia, seppure nel contesto di idee diverse.
Di certo oggi, non si dovrebbe più discutere in termini di destra e sinistra ma, solo di bisogni per la società e questo conduce automaticamente alla ricerca di un nuovo sistema: Che possano esistere ideologie diverse nel nostro pensiero, è più che legittimo sebbene, in un contesto di moderna politica, si dovrebbe lavorare per un processo di crescita e di benessere in favore di una società con maggiore sinergia, seppure nel contesto di idee diverse.
Una nuova politica dovrebbe spingersi a vedere la sua capacità
funzionale non più nella classica visione di una linea di divisione che
contrapponga una Destra e una Sinistra, ma in quella più moderna di una linea che divida, in modo equilibrato ed efficace, la funzione
Governativa da quella Parlamentare.
La visione futura di una politica moderna potrebbe vedere la determinazione di un unico vero "POTERE" al centro con ai lati un ordine giudiziario ed un organo governativo operanti in parallelo per competenza.
La visione futura di una politica moderna potrebbe vedere la determinazione di un unico vero "POTERE" al centro con ai lati un ordine giudiziario ed un organo governativo operanti in parallelo per competenza.
ORGANO
GOVERNATIVO---POTERE PARLAMENTARE—ORDINE
GIUDIZIARIO
Naturalmente il vero ed
unico potere rimane quello parlamentare che dovrebbe dirigere e guidare l’indirizzo politico: Costruito con la forza del pensiero dei cittadini e con l’apporto di chi
deve operare da tramite per costruire in modo fattivo questo legame attraverso
un programma: cioè i Partiti (solo se opportunamente revisionati e regolamentati da chiare normative)
Il posizionamento del
potere Parlamentare include di per sè anche il bisogno di un’aula sulla quale
dibattere in termini di normative, formando maggioranze e minoranze solo in
relazione a scelte di metodo: Bisognerebbe lavorare perchè il programma discusso e voluto dai cittadini..riesca ad essere anteposto a qualunque
scelta e rappresentare il presupposto ideativo essenziale del percorso politico
del Paese. Tutto ciò anche in considerazione delle regole economiche imposte dall'Europa, dove può ricercarsi e trovare spazio un percorso di metodo più adatto.
Oggi occorre essere funzionali per far sì che un sistema trovi una corrispondenza verso l’utilità di un servizio che si deve alla società che si amministra. La parola “funzionalità”, è sinonimo di efficienza ed innovazione e la ricerca di un giusto posizionamento dei compiti dovrebbe essere affrontato in una ottica più moderna e costruttiva poiché, la funzione dei singoli elementi, ha un’importanza predominante sulla evoluzione stessa della società.
Oggi occorre essere funzionali per far sì che un sistema trovi una corrispondenza verso l’utilità di un servizio che si deve alla società che si amministra. La parola “funzionalità”, è sinonimo di efficienza ed innovazione e la ricerca di un giusto posizionamento dei compiti dovrebbe essere affrontato in una ottica più moderna e costruttiva poiché, la funzione dei singoli elementi, ha un’importanza predominante sulla evoluzione stessa della società.
Bisognerebbe guardare oltre e lavorare…
in direzione di uno studio organizzativo che possa basarsi su un principio di
specializzazione e di suddivisione del lavoro e dei relativi ruoli.
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