7 feb 2013

Chi.. intravede i nuovi percorsi?

Si! ..è vero..chiunque oggi potrebbe sentirsi un antipolitico! Se antipolitico vuol dire non condividere più questo vecchio sistema..allora avremmo tutti una saggia soddisfazione di esserlo poiché mai, come oggi, si coglie l’assoluta mancanza di proposte innovative, suggerite attraverso una nuova “forma mentis”, che dovrebbero poter sostituire il percorso di una mentalità ancora incollata alle passate procedure anticostruttive.

Ciò dipende da due motivi precisi:

1)L’incapacità di immedesimarsi in una vera costruzione del nuovo in termini di idee, rompendo le rigide e burocratiche formule dell’attuale sistema e riuscendo così a comprendere che il vecchio modo di ragionare, non potrà più farci crescere. 2) La vecchia abitudine di legarsi alle procedure esterofile degli altri Paesi (europa-america) che di per sé non potranno che renderci loro succubi e non in grado di metterci in competizione, perchè costruite con una logica ed una storia che non ci appartiene.
Questa è la ragione per la quale non credo nel voto odierno poichè ancora basato su un vecchio sistema istituzionale che non potrà offrire alcun risultato positivo alla governabilità.

La vecchia logica di Montescquieu, circa i poteri dello Stato, ancora valida rispetto alle democrazie moderne che operano attraverso “i poteri” dello Stato, non sembra più essere stata rivisitata, ed oggi, nel disperato bisogno di un percorso di revisione della democrazia moderna, non ci si può ancora basare su questo principio in modo costretto e pragmatico: se si vuole costruire qualcosa di più funzionale, la prima forma che deve sparire è proprio l’idea di “potere” che, forse, potrebbe eprimersi soltanto in quella dei cittadini e della loro rappresentanza nel Parlamento. Inoltre, il “potere” esecutivo, che oggi rappresenta il complesso delle attività volte a dare attuazione alle leggi dello Stato, dovrebbe essere classificato come un “organo”. L'unico vero potere dovrebbe essere rappresentato dal Parlamento e dalle leggi che esso esprime.

Credo che molti cittadini si domandino oggi, se possano ancora esistere concetti fondati su una divisione Destra-Sinistra, e se la vita politica, malgrado sia sempre stata segnata da un percorso ideologico costruito attraverso questa dialettica, possa continuare a contribuire positivamente in favore di un funzionamento sociale. 
I politici di tutto il pianeta fanno ancora credere che non possano esistere altri percorsi anche perchè, questa contrapposizione, dà loro la possibilità di continuare ad esprimersi in una vecchia logica al fine di poter restare incollati ad un sistema.

Di certo oggi, non si può più discutere in questi termini... e questo conduce automaticamente alla ricerca di un nuovo sistema... 
Che poi possano esistere ideologie diverse, nel nostro pensiero, è più che legittimo sebbene, in un contesto di moderna politica, non si dovrebbe che lavorare per un processo di crescita e di benessere in favore dei cittadini con più sinergia, seppure, con idee e metodo diversi.

Il programma voluto dai cittadini dovrebbe sempre essere anteposto a qualunque scelta e rappresentare il presupposto ideativo essenziale del percorso politico del Paese.

Nel mio percorso di studio ho operato una ricerca teorica in favore di proposte alternative che si possono leggere nelle pagine del mio Blog. Queste idee sono poste come spunti teorici ed hanno il solo scopo di sensibilizzare un’ulteriore scambio per altre idee, non avendo alcuna pretesa di essere risolutive. 
Chi è in grado di poter vedere in un’ottica più innovativa la funzione di una politica più attiva per la nostra società, potrebbe meglio accorgersi di quanto sia importante poter ragionare con un’apertura mentale disposta in favore di un sistema alternativo e ciò può avvenire solo con la forza di una ricerca su basi teoriche.
vincenzo Cacopardo

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