Ieri..ascoltando la trasmissione di
Bruno Vespa.. c’èra da restare sbigottiti!..Berlusconi, che ritiene di volersi
proporre solo per dovere e non per ambizione..afferma di entrare in campo se
Monti non si presenta,.. se, invece, si presentasse in rappresentanza di una
coalizione di destra..allora farebbe un passo indietro. Se, poi Berlusconi,
facesse un passo indietro, Monti dovrebbe formare l’unione con la Lega. A sua
volta, alla Lega, il Cavaliere prometterebbe l’appoggio per la candidatura di
Maroni alla presidenza della regione Lombardia…in risposta Maroni si muoverebbe
per lasciare a Berlusconi la possibile presidenza della regione Veneto. In
altro caso, Angelino Alfano, potrebbe essere il nuovo candidato a premier e
lasciare a Berlusconi la guida politica di una nuova destra…etc etc..
A sentir parlare…, sembrava che il
tutto fosse nella normalità delle cose…Una consuetudine comune con la quale, da
lungo tempo, si è operato in favore degli interessi dei Partiti ma,
soprattutto, dei loro leaders.
Ma se ci rendessimo veramente conto
di come tutti questi inciuci fatti di accordi e di spartizione di potere, hanno
ridotto la politica del nostro Paese in una sorta di mercato, togliendo alla
vera politica l’humus necessario per costruire positivamente un percorso in
funzione di una società, saremmo anche in grado di intuire che una vera tegola
giungerà sulla nostra testa nel momento in cui, questi strani e consueti pasticci,
saranno destinati a costruire compromessi tali da rompere ogni percorso governativo, il cui costo dovremo
sicuramente pagare noi.
Credo che al punto in cui si è
arrivati, sia impossibile poter dare forza a simili progetti poiché, il
cittadino, dovrebbe ormai aver compreso che solo la linearità, il buon senso e
le azioni funzionali e costruttive potranno avere un giusto ed equo tornaconto.
vincenzo Cacopardo
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