Renzi e Bersani sembrano
dominare la scena di questi giorni…
L’italia resta incollata al
televisore, legge i giornali, ascolta la radio dove, il maggiore spazio dedicato a questo duello, riesce a distrarre e
ad esaltare ancora lo spirito dei cittadini che sembrano dimenticare la
tremenda crisi che avanza. Una crisi che in molti ritengono di sottovalutare
sperando che tutto passerà: Anche riflettendovi, in tanti, si imporrebbero di non
valutare il delicato momento, perché ciò li porterebbe ad una
negatività che potrebbe solo peggiorare un loro stato.
Ma questo Paese non può
dimenticare i punti fissi sui quali oggi si basa il suo avvenire, e cioè: di prestare fede ad un avvenuto ingresso in
Europa appianando un debito pubblico che impone interessi per un ammontare di
circa 160.000 miliardi di vecchie lire l’anno ( una cifra abnorme), un patto di
stabilità che sta falcidiando in modo vergognoso ogni attività lavorativa
portando un aumento mostruoso della disoccupazione ed un perenne peggioramento
del divario nord-sud. Problemi immensi
che nemmeno chi possiede uno smisurato potere potrà risolvere se non attraverso
un cambiamento di base tale da sconvolgere l’intero sistema.
Dalla contesa Bersani - Renzi
dovrà venire fuori la personalità che successivamente parteciperà alle elezioni
politiche con poche possibilità di una sicura governabilità. Si troverà, a quel
punto, una strada del compromesso (attraverso governabilità poco trasparenti) o
un ulteriore governo Monti affidato ai tecnici. Quale può allora essere l’enfasi
di un simile duello costruito con una spropositata comunicazione? Quale l’esaltazione
che può ancora accendere gli animi degli italiani?.... se non quella sublimata da
una visione di un futuro presuntuosamente risolto da chi, invece, avrà
pochissime possibilità di governare in modo efficiente ed efficace… ?
Se così è…(e non può che
essere così), questo duello rimane affidato ad una falsa speranza e forzatamente
costruito su una comunicazione che spinge prevalentemente sull’immagine dei
duellanti (moderato- progressista) al fine di distrarre il cittadino dagli
infiniti problemi che incombono sulla nazione.
La classe politica odierna e
le importanti istituzioni non possono far finta che si possa continuare ad
andare avanti senza le principali riforme che diano funzionalità al complesso
politico istituzionale attraverso una seria innovazione ed un cambiamento
costruito con una forma mentis innovativa, né potrà più essere questa stessa
classe politica a provvedere a tali riforme poiché ha dimostrato in modo
evidente e definitivo di aver fallito il fondamentale obiettivo.
vincenzo
Cacopardo
Nessun commento:
Posta un commento