13 gen 2013

Monti.. e la speranza di una nuova rivoluzione politica



 

Alcuni anni addietro, un Movimento denominato UDR, sponsorizzato da Cossiga, si posizionò al centro della politica del Paese, sostenendo essere di rottura al percorso di costruzione di un sistema politico bipolare che non avrebbe mai potuto condividere. Il Movimento si riproponeva l'innovazione di un percorso dissimile all’incedere di una politica che intendeva sbarazzarsi di ogni ideologia per proiettarsi, attraverso un sintetico sistema, verso la nuova globalizzazione.

Il rivoluzionario Movimento era riuscito a richiamare l’attenzione di oltre il 6% dei consensi del Paese, ma..poco dopo, abbandonando la sua vera ideologia, per prevalenti motivi di interesse e di poltrone, si schierò con una delle due coalizioni….  Due mesi dopo.. il consenso si era ristretto al 2%. ..Il costo della governabilità fu pagato  con la perdita dei consensi!

Sarà lo stesso per il movimento di Monti? Il dubbio che ciò potrebbe ripetersi è verosimile!..Ma se veramente dovesse succedere,..sarebbe una nuova sconfitta del possibile riformismo e l’ennesima vittoria di una politica antifunzionale..  Inutile poi, lamentarsene!

L’odierno Movimento di Monti dovrebbe perciò muoversi con posizioni precise:

-L’una …quella di non configurarsi come un Movimento di centro, in quanto.. questa stessa collocazione, di per sé, lo identificherebbe nella identica posizione di un sistema che intende combattere per cambiare.

-L’altra …quella di non mettere mai più in relazione l’immagine politica del suo ideatore, con la figura del Premier sceso a capo di un Governo tecnico per risolvere con freddezza le problematiche prevalentemente economiche del nostro Paese. Quando i rappresentanti di questo Movimento.. che dovrebbero sponsorizzare l’innovazione portata dallo stesso,.. cascano banalmente nel dialogo televisivo che li induce a difendere l’operato del governo Monti, non fanno altro che confondere la figura tecnica governativa con quella, diversa, di chi sale per un progetto politico innovativo in favore del Paese. Un grave errore che continua ad offrire il fianco a chi, strategicamente e per opportunità, tiene a questa mescolanza.

Se vogliamo un’immediata governabilità assai poco funzionale, dobbiamo essere responsabili nell’ abbandonare ogni vera rivoluzione..ma se, invece, vogliamo costruire con più sicurezza una governabilità solida e funzionale, dobbiamo avere la forza ed il tempo di costruirla attraverso la rottura del vecchio sistema e col giusto metodo.      

Mi auguro.. per il bene del nostro paese..che il professor Monti non offra alcuna stampella ad altri Partiti poiché sarebbe l’inesorabile ritorno ad una vecchia politica che gli farebbe perdere in seguito un gran consenso. Un rivoluzionario cambiamento dovrebbe avere anche la costanza di saper attendere per poter meglio costruire.

Vincenzo Cacopardo

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