Alcuni anni addietro, un Movimento
denominato UDR, sponsorizzato da Cossiga, si posizionò al centro della politica
del Paese, sostenendo essere di rottura al percorso di costruzione di un
sistema politico bipolare che non avrebbe mai potuto condividere. Il Movimento si riproponeva
l'innovazione di un percorso dissimile all’incedere di una politica
che intendeva sbarazzarsi di ogni ideologia per proiettarsi, attraverso un sintetico
sistema, verso la nuova globalizzazione.
Il rivoluzionario Movimento era
riuscito a richiamare l’attenzione di oltre il 6% dei consensi del Paese, ma..poco
dopo, abbandonando la sua vera ideologia, per prevalenti motivi di interesse e di
poltrone, si schierò con una delle due coalizioni…. Due mesi dopo.. il consenso si era ristretto
al 2%. ..Il costo della governabilità fu pagato con la perdita dei consensi!
Sarà lo stesso per il movimento
di Monti? Il dubbio che ciò potrebbe ripetersi è verosimile!..Ma se veramente
dovesse succedere,..sarebbe una nuova sconfitta del possibile riformismo e l’ennesima
vittoria di una politica antifunzionale..
Inutile poi, lamentarsene!
L’odierno Movimento di Monti
dovrebbe perciò muoversi con posizioni precise:
-L’una …quella di non
configurarsi come un Movimento di centro, in quanto.. questa stessa
collocazione, di per sé, lo identificherebbe nella identica posizione di un
sistema che intende combattere per cambiare.
-L’altra …quella di non mettere
mai più in relazione l’immagine politica del suo ideatore, con la figura del
Premier sceso a capo di un Governo tecnico per risolvere con freddezza le
problematiche prevalentemente economiche del nostro Paese. Quando i
rappresentanti di questo Movimento.. che dovrebbero sponsorizzare l’innovazione
portata dallo stesso,.. cascano banalmente nel dialogo televisivo che li induce
a difendere l’operato del governo Monti, non fanno altro che confondere la
figura tecnica governativa con quella, diversa, di chi sale per un progetto
politico innovativo in favore del Paese. Un grave errore che continua ad offrire il fianco a
chi, strategicamente e per opportunità, tiene a questa mescolanza.
Se vogliamo un’immediata
governabilità assai poco funzionale, dobbiamo essere responsabili nell’ abbandonare
ogni vera rivoluzione..ma se, invece, vogliamo costruire con più sicurezza una
governabilità solida e funzionale, dobbiamo avere la forza ed il tempo di costruirla
attraverso la rottura del vecchio sistema e col giusto metodo.
Mi auguro.. per il bene del
nostro paese..che il professor Monti non offra alcuna stampella ad altri
Partiti poiché sarebbe l’inesorabile ritorno ad una vecchia politica che gli
farebbe perdere in seguito un gran consenso. Un rivoluzionario cambiamento
dovrebbe avere anche la costanza di saper attendere per poter meglio costruire.
Vincenzo Cacopardo
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