Le ultime proposte di Monti circa il dimezzamento dei Parlamentari, non convincono a fondo: sembra che il Professore affronti il problema del non funzionamento della nostra politica in termini di quantità rappresentativa senza approfondire le origini del problema che si evidenziano di più in un contesto qualitativo.
La retorica, quindi...continua!..persino con Mario Monti..che sembrava colui che aveva meglio compreso l’importanza di dare qualità al percorso per una efficace politica: Proporre il dimezzamento dei parlamentari senza approfondire certi aspetti primari non sembra una grande idea…anzi appare assai banale! Una proposta già suggerita, persino populisticamente, da tanti altri…
Ma cosa ce ne facciamo della metà dei parlamentari se poi questi, pur indicati come capaci (e questo sarà tutto da verificare) non trovano una base funzionale del sistema politico sulla quale far marciare le loro proposte in modo utile e fattivo?
Quali sono dunque le effettive proposte di Monti e del suo Movimento…quando sembrava averci incantato con la sua rottura nei confronti di un bipolarismo? Quali alternative all’asse orizzontale Destra-Sinistra? Quale il funzionamento di una nuova politica bicamerale?
Non si scorgono ancora idee precise..ma ancor di più dispiace non ascoltare da nessuna parte politica proposte per una necessaria ricerca in proposito: La parola “ricerca” sembra non appartenere al vocabolario della politica che non riesce a percepire l’importanza di uno studio approfondito in direzione di percorsi più utili. Ci si continua a concentrare sull’onestà delle figure da eleggere…sottovalutando le capacità e l’impegno di un lavoro di ricerca primario che dovrebbe servire a poter fornire le basi di un nuovo percorso.
Non v’è dubbio che oggi si pone una seria questione di rappresentanza della politica ed il cittadino appare quasi nauseato da chiunque lo rappresenti in Parlamento. Un argomento di principale importanza appare proprio quello della rappresentanza del ruolo dei Partiti che, oggettivamente, non potranno mai essere eliminati per l’importanza del ruolo che assumono, ma che devono sicuramente porsi delle regole più precise sia per la loro specifica funzione che per il loro sostentamento. I Partiti devono spingere, assecondare, devono, ricercare, interpretare, mediare, ideare…insomma, svolgere quell’azione induttiva per la determinazione di ogni programma: Sono il vero motore di ricerca, ma tutto ciò potrà avere una validità, solo se attraverso un contatto diretto con i cittadini.
L’attenzione deve perciò essere concentrata su questo.. e non sulla necessità di voler far parte di un Parlamento a tutti i costi…. Tanti oggi darebbero l’anima per poter essere eletti e, pur non nutrendo alcuna passione verso la seria politica, innegabilmente confermata da un disinteresse nei confronti della ricerca delle idee, continuano ad adattarsi ad un lavoro di routine. Mai come oggi,… il primo lavoro… dovrebbe essere quello di condurre studi seri ed approfonditi in seno al proprio Partito o Movimento che sia….
La governabilità è un fine! Nessuna governabilità sarà mai capace di resistere alla mancanza di una indispensabile base di appoggio.. ..unico mezzo per raggiungere il suo utile fine.
vincenzo Cacopardo
vincenzo Cacopardo
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