19 feb 2013

Grillo…ed il difficile completamento delle sue idee





Come tutti sappiamo ..Grillo lancia un messaggio di rottura verso un sistema politico ormai fallito e su questo non si può che essere d’accordo…ma la sua volontà di voler poi costruire il nuovo trova ostacolo nella macro demagogia delle sue proposte, non apparendo tra l’altro.. nemmeno chiare le capacità attuative degli eletti improvvisati…. che le dovrebbero portare avanti.

Se una certa volontà di spingere verso il cambiamento non può che essere sostenuta in pieno da chiunque…non può di certo esserlo la fase di edificazione del suo programma che impone cambiamenti per i quali non basterebbero duecento anni. Anni nei quali si accavallerebbero ulteriori problematiche che complicherebbero ancora di più le sorti di tutta la società civile. Ma..nella sua accesa battaglia, appare ancora più incomprensibile…la forza di distruzione verso un’integrazione Europea contro la quale è ormai impossibile opporre ogni resistenza.

Quando si vuole sostenere una battaglia per una (pur condivisibile) rottura del sistema..non si può fingere di dimenticare la necessaria e conseguente fase di costruzione per il cambiamento…fase che, non può non identificarsi in un contesto empirico di funzionamento.

La emotività dei seguaci di questo movimento rimane spropositata… proponendosi di poter togliere di mezzo un sistema (sicuramente malato) attraverso la forza e l’ardore di un populismo…senza meditare attentamente su cosa e come.. deve proporsi per il futuro.

Verrà il momento in cui costoro si accorgeranno dell’impossibilità di poter costruire positivamente senza un logico processo politico di funzionamento.. e si abbandoneranno in una strenua lotta che potrebbe sfociare in un autoritarismo assai pericoloso. Simile a quando un bimbo vede perdere il giocattolo che gli è stato promesso e... piangendo disperatamente, promette vendetta.

Quando Grillo..in modo assai spettacolare.. propone le sue idee…potrebbe anche essere credibile…ma lascia sempre delle immense incognite: -Una è sicuramente quella che.. non è detto che la sua idea sia realizzabile…ma soprattutto ..che non può essere svincolata da un piano di integrazione legato al contestuale cambiamento di tutto il sistema che non potrà mai costruirsi in modo così aleatorio e teatrale.  

Metaforicamente: ..quando ci riproponiamo di togliere di mezzo un automobile per rimpiazzarla con una più funzionante…dobbiamo, non soltanto  essere sicuri che essa funzionerà meglio..ma che, anche la strada nella quale dovremo farla camminare.. possa essere percorribile. Tuttavia il suo percorso nel tempo potra' cambiare...e la strada del suo movimento prendere una linea diversa e più  moderata!. 
vincenzo cacopardo

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