26 feb 2013

un commento di Domenico Cacopardo



                                         "LO SCONFITTO"

Il principale perdente della partita elettorale si chiama Giorgio Napolitano. Ripetendo il fatale errore di Oscar Luigi Scalfaro (governo Dini, invece delle elezioni che, all’inizio del ’95, avrebbero spazzato via Berlusconi dalla faccia politica nazionale), non ha indetto elezioni nel novembre del 2011 e ha insediato Monti e il suo governo tecnico. Se ci voleva qualcosa per allontanare gli italiani dall’Europa questa era Monti e il suo governo rigorista sul fronte delle entrate, fallimentare nel mettere argine alle uscite.

I dati macroeconomici testimoniano il suo fallimento. Elezioni all’inizio del 2012 avrebbero insediato un governo forte e autorevole che, oggi, avrebbe dietro di sé un anno di riforme.

Ha una sola possibile giustificazione Giorgio Napolitano: l’approfondita conoscenza del Pd e dei suoi limiti, a cominciare da Pierluigi Bersani, il noto statista di Bettola.

Riaprendo la partita europea dell’Italia, sprofondata ieri nel gorgo greco.
Domenico Cacopardo

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