"LO SCONFITTO"
Il
principale perdente della partita elettorale si chiama Giorgio Napolitano. Ripetendo il
fatale errore di Oscar Luigi Scalfaro (governo Dini, invece delle elezioni che,
all’inizio del ’95, avrebbero spazzato via Berlusconi dalla faccia politica
nazionale), non ha indetto elezioni nel novembre del 2011 e ha insediato Monti
e il suo governo tecnico. Se ci voleva qualcosa per allontanare gli italiani dall’Europa questa
era Monti e il suo governo rigorista sul fronte delle entrate, fallimentare nel
mettere argine alle uscite.
I dati
macroeconomici testimoniano il suo fallimento. Elezioni
all’inizio del 2012 avrebbero insediato un governo forte e autorevole che,
oggi, avrebbe dietro di sé un anno di riforme.
Ha una
sola possibile giustificazione Giorgio Napolitano: l’approfondita conoscenza
del Pd e dei suoi limiti, a cominciare da Pierluigi Bersani, il noto statista
di Bettola.
Riaprendo
la partita europea dell’Italia, sprofondata ieri nel gorgo greco.
Domenico Cacopardo
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