27 giu 2013

PDL..quale futuro...senza Berlusconi?

La sentenza del Tribunale di Milano..spinge tutto il PDL a fare quadrato intorno al  sommo leader…Chiunque di loro si presenti davanti in una trasmissione televisiva, non può fare a meno di esternare il grande imbroglio costruito ad arte contro Silvio Berlusconi per eliminarlo dalla scena politica. Ma ancora di più.. (..poco manca che si arrivi al pianto..) si stringono in questo dolore quando si accenna al futuro del loro Partito, perchè meno importano le idee politiche e l'avvenire..se si rischia di perdere la indispensabile presenza del grande Capo…  Può mai essere questo il funzionamento di un Partito?
Dice bene la Puppato..quando tocca tale argomento scottante in riferimento al PDL: L’evidenza viene sottolineata, di fatto, dalla mancanza di una sola personalità in seno a questo Partito, capace di avere un proprio pensiero sganciato da quello del loro eterno leader.
Al di là di come possa pensarla Silvio Berlusconi..(pensiero sul quale non è mia abitudine ostentare critiche), appare evidente la mancanza di un essenziale pluralismo sulle idee e nei concetti all’interno di un Partito  che in sé dovrebbe rappresentare una efficiente organizzazione di persone associate che perseguono comuni finalità. Caso veramente unico nella storia, questo gruppo di persone riunite, in modo permanente, per sostenere idee e progetti, finisce solo con fare cerchio attorno al padre padrone, non esprimendo mai un proprio pensiero che non sia guidato o suggerito dal grande capo in persona. In tal modo finisce la vera funzione di un Partito che dovrebbe al contrario garantire scontri dialettici al fine di raggiungere posizioni collegiali.
Ma ciò non basta..poichè  il Cavaliere..provvisto di enormi risorse..tende a condizionare chiunque si avvicini al suo progetto (persino idealmente) ed anche non volendo, finisce col condizionare irrimediabilmente l'ambizione di qualunque futuro aderente.
Tutti …da Alfano..a Gasparri, dalla Santanchè..alla Gelmini, da Bonaiuti…a Capezzone, sembrano abbindolati ed ammaliati dal fascino del grande venditore di sogni.. facendo costantemente muro in difesa di ogni piccolo atto contro il leader…poco importa poi se il Partito esprime o no progetti e idee valide: Una ulteriore convalida di un “Partito azienda” in cui.. il massimo dirigente ordina e tutti eseguono. 
A riprova di tutto ciò, nel prossimo futuro, pur di dare continuità al  Berlusconismo...si vorrebbe proporre il nome della figlia Marina, senza che nessuno riesca ad opporsi offrendo il proprio pensiero per l'innovamento futuro del Partito.

Da un altro lato, il PD… Partito sicuramente diverso… dove la dialettica si esprime anche troppo.. fino quasi a rompere un indispensabile equilibrio e si lotta costantemente nel gioco estremo del leaderismo, si è sempre attaccata la figura di Berlusconi... assai poco sulla reale capacità politica e fin troppo sui conflitti…dimenticando l’errore passato di non aver dato corpo ad una adeguata legge.

Il gioco di questa inutile politica persevera…poiché, anche a causa di un bipolarismo che ha contribuito a dare più forza a queste forme di antagonismo, il picconamento sull’avversario continua ad esprimersi con l’acredine, col rancore e con l’astio.. non più su una reale capacità delle proprie idee e dei progetti.  
vincenzo Cacopardo

Nessun commento:

Posta un commento