Sembra che
Daniela Santanchè..donna dal forte temperamento.. inseritasi quasi casualmente
in politica, voglia a tutti i costi sedere alla Camera nel ruolo di vicepresidente..
La sua società Visibilia,
fondata nel 2007, è concessionaria della raccolta della pubblicità de Il Giornale di Paolo
Berlusconi ed in precedenza anche concessionaria di Libero ed il Riformista.
La Santanchè è stata anche in società con Flavio
Briatore, Lele Mora nel locale di Porto Cervo Billionaire ed è socia delTwiga a Forte dei
Marmi
Tutto ciò
non definisce, né qualifica il personaggio ma, in qualche modo, potrebbe giustificare
la strenua difesa ad ogni cattiva condotta di Silvio Berlusconi.
Si può…però,
con assoluto rispetto criticare questo tenace sostegno alla impostazione della
vita politica del Cavaliere…ricordando alla imprenditrice dedita alla politica,
al di là di ogni marcato principio di libertà (al quale fa spesso riferimento mettendolo in
relazione con la democrazia del nostro Paese), che tale libertà.. non potrebbe
mai essere concessa a chi assume un ruolo di alta responsabilità politica. Al
contrario di come, nel pieno rispetto democratico, può essere tollerato per un
normale cittadino.
Il
desiderio della Santanchè di voler vivere in un Paese dove la libertà si possa
esprimere senza controlli o senza vincoli è sicuramente demagogica.. quando
questa la si volesse collegare a certe figure di alta responsabilità
istituzionale che non potrebbero mai rendersi ricattabili e poco garanti per la
Nazione.
Strano
che chi.. come la Santanchè..aspirando ad un posto istituzionale come quello
della vicepresidenza dalla Camera, non si renda conto di queste evidenti
contraddizioni che potrebbero generare grande insicurezza a quello stesso Paese
che lei vorrebbe libero e democratico.
Si può
mai rischiare la sicurezza di un Paese per dare sfogo a qualsiasi forma di libertà?vincenzo cacopardo
Nessun commento:
Posta un commento