26 ago 2013

Matteo Renzi: ambizioso “rottamatore” poco utile alla politica del cambiamento


Quali punti di riferimento ha oggi il Pd?... Quando la situazione politica del Paese appare assai precaria.. sarebbe forse il caso che qualcuno, all’interno del partito di sinistra, prendesse in mano le redini guidandolo verso una nuova strada.
La sensazione è..però.. che qualunque azione di cambiamento all’interno del partito, potrebbe non significare il risvolto utile e costruttivo in favore di una migliore politica. E’ la ragione per la quale sembra indispensabile una vera rivoluzione capace di costruire l’innovazione all’interno di quello che dovrebbe presentarsi come un altro Partito….e chi meglio di Matteo Renzi potrebbe oggi cavalcare questa difficile fase? Ma come già sottolineato dal sottoscritto…il sindaco di Firenze…o meglio …lo strenuo rottamatore… non mostra il coraggio necessario per questa iniziativa di cambiamento che deve assolutamente partire da un suo sganciamento da quello che ha sempre considerato un “Partito vecchio”. Le sue mire (assai più comode) sono concentrate nell’attesa di un suo possibile diretto incarico a Premier..restando agganciato al barroccio del suo vecchio Partito in una posizione di contrasto ma, nel contempo, di possibile e proficua attesa…
Mire… tuttavia difficili..se non messe in atto attraverso un suo particolare impegno politico!
Si dice che all’interno del suo Partito le vecchie correnti non esistono più, e l’imminente congresso mette a rischio ogni possibile utile traguardo.  Il forte antiberlusconismo insito al suo interno sembra restare l’unico scopo.  Vi è in questo momento una confusione estrema che rasenta persino il ridicolo sulle fondamentali regole del congresso, una concentrazione più sentita sulle norme delle primarie.. ed una strategia per definire i candidati alla segreteria. Dimostrazione di quanto si tenda a preservare un certo potere all’interno…nell’inconcepibile inosservanza di un Paese che soffre.
Una confusione ed un’inerzia che dovrebbero spingere l'ormai “pavido rottamatore" a prendere le distanze dal PD ed operare in autonomia per una politica che possa dargli quelle solide basi che altrimenti non potrebbero garantire alcuna sicurezza all'ambizioso ruolo di Premier.  
Ancora una ennesima dimostrazione di quanto veramente importante sia regolare l'attività dei partiti, i quali non dovrebbero mai esprimere un potere ma un’opera di dialogo con i cittadini per l’approfondimento di ciò che sarebbe necessario indurre a costruire al fine di rendere maggiore forza alla necessaria opera governativa.
vincenzo cacopardo


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