“Lo
Stato, con il redditometro, vuol sapere quanto spendono i cittadini. Il
Movimento Gente Onesta, pero', si domanda quanto lo Stato spende... con i
nostri soldi.”
Il
neonato Movimento Gente Onesta si sta strutturando su tutto il territorio
nazionale, suscitando l'interesse anche di qualche sondaggista. Vuoi per il
nome impegnativo che ha scelto, vuoi per un programma che non concede spazio
alla demagogia.
All'alba del terzo Millennio la politica italiana, nel senso nobile del termine di amministrazione della “res publica”, al servizio delle reali necessità del cittadino e della comunità, sembra avvitarsi su sé stessa in un circolo di autoreferenzialità sterile, che porta l'elettore a non essere più tale e che si traduce in un rifiuto sistemico dei percorsi usuali di avvicinamento alle ideologie politiche o, meglio, alla prassi politica.
All'alba del terzo Millennio la politica italiana, nel senso nobile del termine di amministrazione della “res publica”, al servizio delle reali necessità del cittadino e della comunità, sembra avvitarsi su sé stessa in un circolo di autoreferenzialità sterile, che porta l'elettore a non essere più tale e che si traduce in un rifiuto sistemico dei percorsi usuali di avvicinamento alle ideologie politiche o, meglio, alla prassi politica.
La
corruzione, di fatto, ha continuato il suo patologico cammino
"involutivo" e il cittadino, che ogni giorno vive problemi reali, si
è dapprima affidato all'astensionismo e successivamente ha cominciato a farsi
sedurre dalla Primavera internettiana. Abbiamo visto, quindi, nascere sul
finire di questi primi anni del nuovo Millennio ad una nuova forma di
democrazia della partecipazione: la Webcrazia.
A
fiutare per primo l'affare è stato Gianroberto Casaleggio, mentore, Deus ex
Machina, con il sostegno di un artista abile quale appunto è Grillo. I due
hanno sapientemente costruito un Movimento di pensiero, configuratosi come
forza politica di un certo ed inaspettato successo, ma hanno fallito.
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