16 set 2013

La necessaria ricerca dei nuovi percorsi...



Linee di programma e definizione dei ruoli

Se analizziamo il quadro politico odierno …ci accorgiamo che la maggioranza dei voti restano concentrati  nelle tre posizioni partitiche ( PDL-PD-M5S) ed ognuno di essi pare avere circa un terzo (M5s un po’ meno) dei consensi dei votanti del nostro Paese.
Questo dato sembra perdurare da un po’ di tempo…ma la cosa che di sicuro colpisce è che… il tutto si ripercuote contro la logica di un sistema bipolare… rafforzando un’evidente crisi delle ideologie che non riesce più a trovare sfogo nelle vecchie contrapposizione (Destra-Sinistra).
Possiamo affermare che l’ingresso di Grillo ed il largo consenso ottenuto, hanno dimostrato la fragilità di un simile sistema costruito in fretta e senza una giusta logica per un’esigenza legata prevalentemente ad una governabilità più sicura. (Governabilità che…poi..tanto sicura..non si è dimostrata).
La strada futura pare, indubbiamente, quella di offrire alternative per il riscontro con un governo più stabile senza soffocare l’azione dinamica di costruzione di una dialettica politica sostenuta dalla base dei Partiti. A tal proposito appare davvero difficile da comprendere l’affermazione di Casaleggio circa un prossimo futuro (futuro che appare assai lontano), nel quale sarà facile costruire il dialogo politico col cittadino attraverso la rete internet. Ancora troppa rimane l’ignoranza nel paese riguardo a questi mezzi che premiano solo determinate categorie sociali.  Tanti cittadini hanno ancora bisogno di un contatto visivo ed uno scambio verbale diretto.  

In quest’ottica.. l’innovazione dovrebbe guidare verso un percorso alternativo che premi principalmente le “linee dei programmi”..a prescindere dalla occlusa visione ideologica di qualunque Partito. Per le suddette linee programmatiche..occorre però.. dare ai Partiti un regolamento che li obblighi a spingerli verso un maggior dialogo con la cittadinanza attraverso dibattiti e riunioni che possano educare ad uno scambio ed una migliore conoscenza dei problemi di ordine sociale. 
A seguire …(proprio per rendere maggiore sicurezza alla definizione della linea programmatica più suffragata)..l’impegno dovrebbe essere concentrato su una più chiara “definizione dei ruoli”, facendo sì che il compito delle normative possa essere condotto dalle forze dei Partiti nel Parlamento e l’esecuzione del programma guidato da forze amministrative diverse, professionalmente preparate e non legate agli stessi Partiti.
Tutto ciò… al fine di offrire: -Ai cittadini.. la direzione del programma (con  la connessa responsabilità delle scelte avvalorate)  -Alle forze della politica.. la definizione dei termini legislativi -Alle forze amministrative..l’esecuzione e l’operatività funzionale amministrativa.
In quest’ottica si potrebbe lasciare una certa dinamica della politica più libera nelle idee, contemporaneamente.. si investirebbe il cittadino di un compito fondamentale per la scelta dell’indirizzo programmatico ed, in modo separato…si promuoverebbe un ruolo amministrativo disgiunto per la stessa esecuzione del programma.. (ruolo indipendente dalle scelte politiche di base e dalle necessarie normative).
Il compito dell’Ordine giudiziario non potrà che restare sempre separato e di controllo.. fondamentale per un sistema di democrazia che si vuole sicuro e di tutela  per la sua stessa integrazione.


La scelta di un simile nuovo percorso non può mai prescindere dalle fondamentali riforme istituzionali e da un’intesa politica che induca verso la strada del rinnovamento e della funzionalità.. oggi più che necessaria. 
vincenzo Cacopardo

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