Cosa significano le parole di Enrico Letta, Presidente
del Consiglio…”Non possiamo permetterci
giochi politici”?
Il Presidente si spinge persino
a duri avvertimenti (supportati dall’evidente pragmatismo delle rigide regole di una economia odierna) affermando che una caduta del suo Governo… imporrebbe una possibile
finanziaria guidata direttamente da Bruxelles.
Ma sono, forse, “giochi della politica” quelli che
vorrebbero estromettere dal Parlamento la figura di un condannato per frode
fiscale?...Lo sono, forse, le richieste di un imminente congresso del Pd che
promette cambiamenti straordinari in termini di guida politica?..La politica in
questi giorni ribolle poiché, questi fatti, assicurano futuri cambiamenti..
senza i quali il sistema rimarrebbe immutabile e non potrebbe riscontrare la
desiderata innovazione.
Questi…che il Presidente
appella come “giochi della politica”
influiscono fortemente sul destino ed i percorsi del futuro…dovremmo, quindi,
frenare queste azioni dinamiche verso il cambiamento.. per il fatto che una governabilità
viene messa in crisi?
Se il dinamismo spinto dal
cambiamento della politica appare un “gioco”…
a detta di chi pretende una governabilità sicura…allora abbiamo definitivamente
chiuso ogni consonanza con un sistema che si vuole democratico - Vince
l’estremo pragmatismo di una governabilità condizionata dall’unico
potere: Quello dell’economia!
Quale politica è mai questa?
Quale politica è mai questa?
Sarebbe un enorme errore
fermare lo svolgimento di una dialettica politica che, di per se, rappresenta
il propellente essenziale per affrontare i nuovi percorsi verso il futuro. Bisognerebbe,
invece, trovare un modello innovativo che possa garantire libere scelte
democratiche e contemporaneamente un’appagante stabilità governativa.
Ma qualunque sistema odierno
che pretendesse di assumere in se il pluralismo di una politica di base e di
dialogo ed una governabilità stabile, non potrà che trovare enormi
difficoltà per il contrastante aspetto derivante dalla diversa funzione di queste
due “azioni”
…Ed ecco …ancora una
volta…l’esigenza di dividere meglio i ruoli che determinano le suddette “azioni”
Con tutto il rispetto che si
deve al Presidente Letta, anche per gli immensi sforzi che si evidenziano, non
potrò mai essere d’accordo con chi..attraverso
velati ammonimenti, pone la dialettica politica di questi giorni come
uno “svago” costruito quasi appositamente per mettere in crisi il suo “assai
particolare” Governo.
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studio teorico di ricerca
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vincenzo cacopardo
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