12 set 2013

Le continue contraddizioni della politica odierna....

Il Presidente del consiglio Letta parla al Senato…Prima di affrontare l’allarmante discorso sulla Siria, ne affronta un altro sul confronto sostenuto nel corso del recente G20 con le componenti degli altri Paesi internazionali. Nell’aula gremita di senatori, Letta sottolinea l’importanza per la nostra Nazione di tenere unito a tutti i costi un governo, senza il quale, nei confronti della politica estera, non potremmo più essere sicuri  e credibili.
Appresso, Il buon Letta, dà rilievo ad alcuni dei punti discussi nel corso dell’incontro mettendo in evidenza l’importanza della lotta contro l’evasione e la creazione dei paradisi fiscali, per i quali si è approfondito un serio discorso al fine di proteggere paesi come il nostro dalla fuga di capitali in paesi dove si possano creare società di comodo per evadere il fisco.
Da un lato l’inappuntabile Presidente si preoccupa di voler tenere unito un governo.. spingendoci a considerare con estrema attenzione il rilievo di una governabilità sicura…dall’altro..ci propone l’importanza di una lotta contro le frodi e la creazione dei paradisi fiscali che tolgono ossigeno e penalizzano l’economia dei paesi in sofferenza come il nostro.
Per uno strano destino…il suo discorso incappa in un equivoco non di poco conto…una incoerenza che vede oggi tutta la politica nazionale imbrigliata in una continua contraddizione.
Letta pare non considerare che proprio il suo primo alleato di governo è colui che è stato condannato da una Corte di Cassazione per frode fiscale e che, (come da recenti documentari televisi) sembra  anche aver creato alcuni “paradisi” in gran parte del mondo.
Come si può dunque continuare a credere a simili messaggi politici…se pur dettati con l’irreprensibile onestà di chi vorrebbe andare alla ricerca delle soluzioni?
Se la governabilità deve essere garantita poiché rappresenta il forte sostegno per la sicurezza del Paese, si dovrebbero forse  studiare e ricercare altre vie per renderla tale...diversificando in modo più innovativo i ruoli della politica.

Vincenzo Cacopardo

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