Se ci concentriamo in un'analisi
su ciò che sta succedendo sul caso che negli ultimi mesi ha coinvolto il
Cavaliere, ci accorgiamo ancora una volta delle profonde anomalie esistenti in
questo nostro Paese. Anomalie e singolarità che dimostrano ancora una volta l’inefficienza
delle nostre forze politiche.
E’ indiscutibile il fatto che la
legge Severino (concordata dalla maggioranza delle forze politiche sotto il
governo Monti) disciplina l’incandidabilità e la decadenza dei politici eletti
su cui pesa una sentenza passata in giudicato: Essa esprime con precisione quelle personalità che hanno riportato condanne
definitive e pene superiori a due anni.
La condanna di Berlusconi, essendo
arrivata dopo il 5 gennaio del 2013 (con la legge ormai da tempo attivata)
dovrebbe ritenere logico un principio di incandidabilità.
Ma un problema obiettivo nasce
dal fatto che.. tale legge, sembra risultare in contraddizione con un principio
inserito nella stessa Costituzione..ossia quello dell’articolo 25 che afferma: Nessuno può essere punito se non in forza
di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Articolo che, nella particolare fattispecie, non si amalgama proprio bene con l’articolo
27, il quale, si esprime affermando che ogni responsabilità penale è
personale e l’imputato non può essere
considerato colpevole sino ad una condanna definitiva.
Ora…pur rimanendo in piedi un
principio giuridico stabilito per Costituzione, pare davvero strano che tutte quelle
figure assorte nello stabilire le regole di una normativa in favore di una legalità
politica, possano essere cadute in tali assurde contraddizioni senza impegnarsi
positivamente in prevalenza dei giusti principi che dovrebbero stabilire la
sicurezza di una candidabilità.
Chi potrebbe adesso essere
sicuro che ciò non sia stato studiato ad arte per poter lasciare libera una
strada alla prepotenza di una scaltra politica per la ricerca di una scappatoia?. Se
così non fosse, non si potrebbe che biasimare una incompetente ed
irresponsabile classe politica che, ancora una volta, ha dimostrato la propria inettitudine.
Forse Napolitano dovrebbe
cominciare a tirare le orecchie proprio a costoro!
vincenzo cacopardo
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