Commento all’Editoriale
di Antonio Polito sul Corriere della sera del 17 Ottobre 2013
Hanno
dunque ragione gli analisti di Barclays quando dicono che la direzione
dell’aereo Italia è giusta. Il problema è che continua a perdere quota. E se
Letta e Alfano, pilota e copilota, non riaccendono i motori, rischiamo di fare
la fine dell’Alitalia. Non è infatti saggio traccheggiare in attesa che arrivi
la ripresa. Potrebbe anche saltarci. Guardate che è successo alla Fiat nel mese
di settembre: le sue vendite sono cresciute nei grandi Paesi europei tranne che
in Italia (meno 12%). Avrebbe potuto fare di più il governo per stimolare la
crescita, pur rispettando i vincoli europei? Certo che sì. Ma avrebbe dovuto
trovare nel bilancio i soldi per finanziare vere riduzioni fiscali sul lavoro e
sulle imprese. Invece siamo al punto che ci si congratula per l’inazione sulla
spesa pubblica.
Il
mancato intervento sulla Sanità, per esempio, è positivo se protegge i servizi
essenziali, ma è negativo se conferma gli squilibri e gli sprechi di un settore
dove dei costi standard si è persa memoria. Gli unici taglietti, quelli sugli
straordinari degli statali, hanno già prodotto una minaccia di sciopero
generale dei sindacati: vedrete che in Parlamento si dissolveranno. Perché Letta
e Alfano hanno accettato di perdere un anno? Ci si sarebbe aspettato, dopo il
voto di fiducia, che i due rinegoziassero da posizioni di forza il patto di
governo con i partiti. Invece la legge di Stabilità è il frutto dei soliti
compromessi. I due Dioscuri del governo non hanno utilizzato il bonus che
avevano appena guadagnato battendo con una spettacolare manovra parlamentare i
rispettivi falchi. Anzi, sembrano già tornati in minoranza nei loro partiti.
Per usare un gioco di parole di Nino Andreatta, ripreso di recente proprio da
Letta, si sono dimostrati bravissimi in «politica» e si sono inceppati sulle
«politiche». Ma la politica non può bastare. La maggioranza degli italiani
pensa ancora che questo governo sia meglio di nessun governo. Ci metterà però poco
a cambiare idea se si convincerà che è un governo inutile perché le larghe
intese lo ingabbiano, invece di dagli la libertà di fare ciò che serve. E
infatti già ringalluzziscono i nemici di Letta e Alfano: metà Pdl e metà Pd. Se
i due piloti non riprendono la cloche, il deficit di politiche si trasformerà
inevitabilmente in debolezza politica. E allora anche la stabilità, bene
supremo per la ripresa, tornerà a rischio.
antonio Polito
Sempre
utili e sagge queste metafore usate da Polito. L’idea di un aereo che vola con
l’aiuto del pilota automatico, mentre il pilota Letta ed il copilota Alfano..
non pensano di riaccendere i motori …convinti che la rotta sia giusta senza
tenere nella minima considerazione l’altimetro indicante l’abbassamento di
quota del velivolo, indica perfettamente quale può essere la pericolosa contraddizione
nello scenario politico: Non si vede che l’aereo perde quota, ma… ancora peggio…
si ha la presunzione di non dare uno sguardo all'altimetro poiché convinti che
tutto sia a posto.
Sembra chiaro
che le larghe intese hanno avuto il particolare effetto di incantare i
cittadini ma non di considerare quanto assai debole ed inerme appaia oggi la
politica. Dunque è anche fondato il percorso intuito da Polito circa un risvolto
che vedrà qualcuno al più presto.. prendere in mano la cloche del velivolo, per
riportare l’aereo in quota, poiché stanco ed impaurito da una possibile caduta senza
scampo.
vincenzo cacopardo
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