19 ott 2013

Commento all’Editoriale di Antonio Polito sul Corriere della sera del 17 Ottobre 2013

Hanno dunque ragione gli analisti di Barclays quando dicono che la direzione dell’aereo Italia è giusta. Il problema è che continua a perdere quota. E se Letta e Alfano, pilota e copilota, non riaccendono i motori, rischiamo di fare la fine dell’Alitalia. Non è infatti saggio traccheggiare in attesa che arrivi la ripresa. Potrebbe anche saltarci. Guardate che è successo alla Fiat nel mese di settembre: le sue vendite sono cresciute nei grandi Paesi europei tranne che in Italia (meno 12%). Avrebbe potuto fare di più il governo per stimolare la crescita, pur rispettando i vincoli europei? Certo che sì. Ma avrebbe dovuto trovare nel bilancio i soldi per finanziare vere riduzioni fiscali sul lavoro e sulle imprese. Invece siamo al punto che ci si congratula per l’inazione sulla spesa pubblica.
Il mancato intervento sulla Sanità, per esempio, è positivo se protegge i servizi essenziali, ma è negativo se conferma gli squilibri e gli sprechi di un settore dove dei costi standard si è persa memoria. Gli unici taglietti, quelli sugli straordinari degli statali, hanno già prodotto una minaccia di sciopero generale dei sindacati: vedrete che in Parlamento si dissolveranno. Perché Letta e Alfano hanno accettato di perdere un anno? Ci si sarebbe aspettato, dopo il voto di fiducia, che i due rinegoziassero da posizioni di forza il patto di governo con i partiti. Invece la legge di Stabilità è il frutto dei soliti compromessi. I due Dioscuri del governo non hanno utilizzato il bonus che avevano appena guadagnato battendo con una spettacolare manovra parlamentare i rispettivi falchi. Anzi, sembrano già tornati in minoranza nei loro partiti. Per usare un gioco di parole di Nino Andreatta, ripreso di recente proprio da Letta, si sono dimostrati bravissimi in «politica» e si sono inceppati sulle «politiche». Ma la politica non può bastare. La maggioranza degli italiani pensa ancora che questo governo sia meglio di nessun governo. Ci metterà però poco a cambiare idea se si convincerà che è un governo inutile perché le larghe intese lo ingabbiano, invece di dagli la libertà di fare ciò che serve. E infatti già ringalluzziscono i nemici di Letta e Alfano: metà Pdl e metà Pd. Se i due piloti non riprendono la cloche, il deficit di politiche si trasformerà inevitabilmente in debolezza politica. E allora anche la stabilità, bene supremo per la ripresa, tornerà a rischio.
antonio Polito


Sempre utili e sagge queste metafore usate da Polito. L’idea di un aereo che vola con l’aiuto del pilota automatico, mentre il pilota Letta ed il copilota Alfano.. non pensano di riaccendere i motori …convinti che la rotta sia giusta senza tenere nella minima considerazione l’altimetro indicante l’abbassamento di quota del velivolo, indica perfettamente quale può essere la pericolosa contraddizione nello scenario politico: Non si vede che l’aereo perde quota, ma… ancora peggio… si ha la presunzione di non dare uno sguardo all'altimetro poiché convinti che tutto sia a posto.
Sembra chiaro che le larghe intese hanno avuto il particolare effetto di incantare i cittadini ma non di considerare quanto assai debole ed inerme appaia oggi la politica. Dunque è anche fondato il percorso intuito da Polito circa un risvolto che vedrà qualcuno al più presto.. prendere in mano la cloche del velivolo, per riportare l’aereo in quota, poiché stanco ed impaurito da una possibile caduta senza scampo.
vincenzo cacopardo    


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