18 ott 2013

Monti e Casini... tradimenti, contraddizioni e convenienze

Oggi Monti afferma che Mauro e Casini ritengono che l'appoggio al governo debba essere incondizionato.. ma, secondo l’ ex premier non è quella linea del partito che, loro stessi, gli hanno chiesto di fondare. Il professore ha giustamente spiegato che Scelta Civica
appoggiava il governo chiedendo una minore dipendenza da Pd e Pdl che continuano a muoversi con interessi elettorali".
La domanda che potrebbe rivolgersi all’ex premier potrebbe essere quella di come non possa essersi accorto, già da tempo, del cambio di marcia effettuato dallo stesso Casini rispetto alla sua prolungata ed annosa lotta contro il bipolarismo e di come.. lo stesso, per logici motivi di convenienza personale, si sia prestato al gioco delle larghe intese dei due grandi Partiti che hanno operato con una logica da lui sempre avversata.
Lo stesso Monti aveva incantato una buona parte del suo elettorato, durante la sua campagna elettorale, plaudendo alla fine delle contrapposizioni politiche e quindi… innescando un nuovo percorso per una politica di riforme. Aveva  creato un Partito che avrebbe dovuto rompere il dominio del vecchio sistema basato sulle ideologie Destra-Sinistra, per proiettarsi verso una nuova innovazione della politica. Al contrario sembra, invece, essersi adagiato sulla vecchia logica inserendosi nel gioco delle poltrone.
Non dimentichiamo che la mossa di Monti appariva allora come una rottura nei riguardi di un sistema mal funzionante... per quale ragioni a voluto aspettare questo lungo tempo? Per quale motivo si è fatto, anche lui, trascinare in una logica di larghe intese se la sua doveva  essere una lotta contro un sistema politico istituzionale che fino ad oggi ha continuato ad operare sulle linee di una concezione politica bipolare?
Se Casini appare esperto e tanto furbo da restare a galla, è perché.. nonostante le sue continue prediche e paternali.. rimane attaccato alle logiche del passato: concezioni di chiara convenienza. Ma per Monti… che al contrario, è pur sempre un senatore a vita..la cosa appare diversa. Monti non è attaccato a vecchie logiche di convenienza, ma non sembra capace di muoversi come uomo di Partito. Monti rimane un tecnico ben visto dalla Comunità Europea, ma incapace di muoversi nel contesto politico di un Paese che necessita di grande innovazione basata sulle idee. 
vincenzo cacopardo 




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