Sembra che Grillo e Casaleggio non siano arrivati più a Roma come
promesso. La mancata presenza dei due guru del Movimento ha portato sollievo ad
alcuni deputati grillini che avevano mostrato un certo nervosismo per quello
che avevano definito una inopportuna irruzione che li avrebbe distratti dai
compito e dai lavori della Camera e del Senato. Qualcuno di loro pensa che potrebbe
arrivare soltanto Casaleggio per un controllo di routine, qualcun altro prevede
che Grillo in base alla polemica scoppiata sul caso dell'abolizione del reato
di immigrazione clandestina, si renderà presto disponibile ad intraprendere un
dialogo con i parlamentari, al fine di chiarire l’argomento.
Ma la questione centrale di questo Movimento… rimane sempre sul tappeto!:
un gruppo di figure poco capaci, trovate attraverso un computer, senza alcun riscontro dialettico tra gli
stessi, senza una vera conoscenza del loro pensiero… imposti dai loro capi
supremi affinchè si potesse sostenere una opinabile democrazia diretta.
Proseliti che rimangono continuamente controllati e seguiti come scolaretti ..ed in
certi casi rimandati o respinti.
Grillo e Casaleggio continuano a voler contrastare le vecchie “logiche di
Palazzo" nelle quali non intendono essere impelagati…e di tanto in tanto..
preferiscono una visita diretta con i loto parlamentari non tralasciando le
piazze ed i loro Vday. La loro politica persiste, in modo assai declamatorio,
nell’evidenziare la rinuncia al finanziamento pubblico ed a mettere in luce l’esigenza
delle donazioni pubbliche libere e volontarie al fine di poter sostenere i
continui Vday
Grillo è persino azzardato quando, attraverso le sue apparizioni
teatrali nelle piazze, induce il popolo ad andare oltre la finanza, oltre i
partiti, oltre le istituzioni malate, oltre l’ Europa. Il suo dialogo da
palcoscenico rimane sempre ostinato su continue posizioni contro il vecchio
sistema (che rappresentano il suo unico merito), ma non pare svilupparsi in una
ricerca di nuove soluzioni. Comincia ad apparire fin troppo monocorde e
scontato!.. Nei suoi lunghi sermoni, non sembrano riscontrarsi nuove proposte sensate ed
innovative che potrebbero dar corpo all’ambito cambiamento.
Il suo Movimento sarà comunque destinato a crescere poiché continua a
rappresentare la voce del dissenso… la voce di chi, pur non riuscendo ad
indicare un percorso nuovo, si appropria di un consenso, nella totale assenza di
nuove idee politiche da parte di chiunque altro.
La voce del dissenso vincerà sempre.. su una politica priva di idee!
vincenzo cacopardo
Nessun commento:
Posta un commento