Un discorso chiaro ed
equilibrato (come oggi lo avrebbe desiderato il Paese) quello del Presidente Letta che in premessa si rivolge a Giorgio
Napolitano con un sincero ringraziamento per lo straordinario spirito di
dedizione alla nostra comunità nazionale con il quale mesi or sono ha accettato
la rielezione per il secondo mandato, senza il quale non sarebbe mai nato l’odierno
governo di servizio. Un governo, che stamani, dopo il voto al Senato, sembra
più forte che mai.
Il Presidente del Consiglio
descrive con validità le intenzioni programmatiche e le sue misure economiche e del
lavoro..specificando che la fiducia potrà offrire al governo un tempo utile per
la valutazione delle essenziali proposte per le riforme.
Un punto
essenziale del suo discorso è stato quello sulla importanza di avere una visione
politica di una Europa che ci appartiene
e non alla quale ci dobbiamo accodare.
Letta si è soffermato sul fatto che il Governo possa
essere in grado di affrontare tre delle emergenze più importanti. A tal proposito ha insistito su un indispensabile
cambiamento dell’attuale Costituzione, dichiarando che, senza un adeguato cambiamento della stessa, non sarà mai possibile dare una utile funzione alla politica.. sia in
riferimento al numero dei deputati che al disagevole bicameralismo. Ha ricordato..
poi.. i dati sulla disoccupazione giovanile che invitano a meditare su quanto
bisogna impegnarsi in proposito e sulla essenziale legge di stabilità dove il
cuore di tutto sarà la riduzione delle tasse sul lavoro e del cuneo fiscale per
dare finalmente sollievo ai lavoratori.
Ha affermato
che l'Italia non ha bisogno di un
governo qualunque, ma di un governo nel pieno delle sue funzioni con una chiara
maggioranza che lo sostenga… lo dice pensando veramente, alla complessità
degli impegni che si hanno davanti e richiamando coloro che, dentro la
maggioranza, hanno detto esplicitamente che preferivano un voto anticipato a
fine novembre.... Un riferimento preciso ad alcune forze politiche che l’appoggiano… al quale prontamente risponde avvertendo che il
Paese ha bisogno che non ci siano più
ricatti.
Letta ha
chiuso dicendo che “oggi è un giorno
storico”: abbiamo condizioni in più di chiarezza che ci consentono di guardare
lontano". "Si lavorerà,
quindi, con una maggioranza politica coesa: se questa maggioranza è
diversa dalla maggioranza che mi dà fiducia, lavorerò lo stesso con la
maggioranza politica. E' essenziale che ci sia chiarezza".
Al di là di ogni
possibile analisi e critica sulle particolari riforme, quello del Presidente
Letta è stato un discorso affrontato con spalle larghe.. che si è esteso per lo
più in favore di procedure e normative da dover attuare al più presto. Una
risposta chiara ad un atteggiamento alquanto confuso ed instabile di un
Cavaliere che sembra ormai decisamente appartato.
vincenzo cacopardo
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