2 ott 2013

Le spalle larghe di Letta e le instabili posizioni del cavaliere












Un discorso chiaro ed equilibrato (come oggi lo avrebbe desiderato il Paese) quello del Presidente Letta che in premessa si rivolge a Giorgio Napolitano con un sincero ringraziamento per lo straordinario spirito di dedizione alla nostra comunità nazionale con il quale mesi or sono ha accettato la rielezione per il secondo mandato, senza il quale non sarebbe mai nato l’odierno governo di servizio. Un governo, che stamani, dopo il voto al Senato, sembra più forte che mai.    

Il Presidente del Consiglio descrive con validità le intenzioni programmatiche e le sue misure economiche e del lavoro..specificando che la fiducia potrà offrire al governo un tempo utile per la valutazione delle essenziali proposte per le riforme.
Un punto essenziale del suo discorso è stato quello sulla importanza di avere una visione politica  di una Europa che ci appartiene e non alla quale ci dobbiamo accodare.
Letta si è soffermato sul fatto che il Governo possa essere in grado di affrontare tre delle emergenze più importanti.  A tal proposito ha insistito su un indispensabile cambiamento dell’attuale Costituzione, dichiarando che, senza un adeguato cambiamento della stessa, non sarà mai possibile dare una utile funzione alla politica.. sia in riferimento al numero dei deputati che al disagevole bicameralismo. Ha ricordato.. poi.. i dati sulla disoccupazione giovanile che invitano a meditare su quanto bisogna impegnarsi in proposito e sulla essenziale legge di stabilità dove il cuore di tutto sarà la riduzione delle tasse sul lavoro e del cuneo fiscale per dare finalmente sollievo ai lavoratori.
Ha affermato che l'Italia non ha bisogno di un governo qualunque, ma di un governo nel pieno delle sue funzioni con una chiara maggioranza che lo sostenga… lo dice pensando veramente, alla complessità degli impegni che si hanno davanti e richiamando coloro che, dentro la maggioranza, hanno detto esplicitamente che preferivano un voto anticipato a fine novembre.... Un riferimento preciso ad alcune forze politiche che l’appoggiano… al quale prontamente risponde avvertendo che il Paese ha bisogno che non ci siano più ricatti.
Letta ha chiuso dicendo che “oggi è un giorno storico”: abbiamo condizioni in più di chiarezza che ci consentono di guardare lontano". "Si lavorerà, quindi, con una maggioranza politica coesa: se questa maggioranza è diversa dalla maggioranza che mi dà fiducia, lavorerò lo stesso con la maggioranza politica. E' essenziale che ci sia chiarezza".

Al di là di ogni possibile analisi e critica sulle particolari riforme, quello del Presidente Letta è stato un discorso affrontato con spalle larghe.. che si è esteso per lo più in favore di procedure e normative da dover attuare al più presto. Una risposta chiara ad un atteggiamento alquanto confuso ed instabile di un Cavaliere che sembra ormai decisamente appartato.
vincenzo cacopardo 

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