Il Presidente Letta va a Dublino e dichiara con enfasi: l'Italia ha bisogno di noi” ritenendo il
lavoro che si sta espletando giusto ed a garanzia del proprio Paese. Intervistato
dal quotidiano 'The Irish Times', esprime una gran fiducia nel suo governo
sottolineando che vi è una prospettiva migliore sul lavoro che verrà compiuto
nei prossimi mesi “quando l'intero quadro della politica europea sarà
riformato".
La sua convinzione è, che grazie agli
enormi sacrifici del paese e la concentrazione della commissione europea verso
i problemi dell’Italia (disoccupazione e unione bancaria) tutto si risolverà in
positivo, prendendo esempio dallo stesso Paese europeo.. Letta dimostra particolare ammirazione per l’Irlanda che ha saputo
sottrarsi alla crisi riprendendosi con coraggio e mettendo ordine ai propri
conti.
Al contrario di come si è mossa l’Irlanda, qualcuno
si chiede a cosa si deve questo estremo entusiasmo espresso dal nostro capo del
Governo per la nostra Nazione che pare navigare in un buio politico
istituzionale ed economico ben peggiore. In proposito ci si chiede anche.. come
mai, l’Italia, non sia riuscita a spendere i circa 30 miliardi di fondi
strutturali messi a disposizione dall'Ue.. Il nostro Presidente del Consiglio
vorrebbe conoscere come l’Irlanda sia riuscita in tutti questi lunghi anni ad
utilizzare in modo brillante i propri fondi..quando invece dovrebbe meglio documentarsi
sulle ragioni per le quali i nostri fondi non sono stati spesi.
Letta azzarda persino paragoni.. e appare
con la perseverante immagine di chi sembra non comprendere i problemi…ma sempre
disposto a seguire le orme di chi riesce ad andare avanti. Quella dell’incontro a Dublino è una sorta di
staffetta, poiché ben presto il testimone passerà all’Italia per il semestre di
competenza. Basteranno le colazioni di lavoro e gli incontri all’estero per
sistemare la barca che sembra sempre più riempirsi d’acqua?
Intanto il nostro conflittuale governo
procede malgrado qualche scandalo, privo delle fondamentali riforme e la costante presenza in parlamento di Berlusconi.. arrivato al record dei cento
giorni dalla data della sentenza di Cassazione…
Gli entusiasmi si rinnovano, ma le anomalie
perseverano!
I paragoni con gli altri Paesi…malgrado le
esaltazioni.. appaiono davvero improponibili.
VINCENZO CACOPARDO
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