24 nov 2013

la posta di Paolo Speciale

Il cavaliere errante 
di paolo Speciale

Questa è la storia di un uomo che, in maniera continuata e nell'arco di un ventennio, visse di sondaggi in stile auditel, e che fece della propria popolarità l'unica ragione di vita insieme ai buoni affari. Egli visse in uno dei tanti paesi del mondo dove, complice un sistema ideologico-elettorale precipuamente diffuso in presenza di una acuta e tragicamente sostanziale diseguaglianza sociale, si tese a considerare una pur illuminata e pregnante imprenditorialità quale oggetto di incondizionata reverenza, specie se detentrice anche del potere politico di cui alcuni decenni prima fu elemento sì costituente, ma solo in qualità di gruppo di pressione.
Galeotta fu l''unificazione delle due anime, da cui il consenso unito alla venerazione si ridusse solo a quest'ultima e mietette grandi appoggi presso tutti i gradini socio-economici.
Fino a quando certa magistratura, sia totalmente retta che meno integra - non per disonestà ma per le tentazioni di questo mondo –, non ritenne di continuare sine die a condividere certa prudenza procedurale che la accomunava alla moltitudine votante. Così, cercando, trovò multa delicta.
Grande ed insidiosa per la democrazia fu allora il terribile conflitto tra le più alte istituzioni democratiche che ne derivò, per l'uso e l'abuso ripetuto da più parti opposte di mezzi di informazione e di modi di comunicare che plagiarono molte coscienze, anche le più notoriamente nobili e sino ad allora senza macchia.
Il Cavaliere allora si trovò solo contro tutti, persino il tradimento di un Bruto siciliano dovette subire, in una Roma nostalgica del proprio glorioso passato di caput mundi.
Ma qualcuno gli era rimasto fedele, quelli che non avevano mai brillato neanche un po' di luce propria, e tutti quanti insieme iniziarono ad errare alla ricerca di un'identità forse perduta, ma forse anche mai avuta.

Il Cavaliere Errante era detto così perchè niente e nessuno poteva fermarlo, era l'invincibile vessillo di un sogno impossibile, ed anche se la realtà può essere finzione, difficilmente accade il contrario.

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