Il Cavaliere non ha sicuramente gradito l’intervista di Alfano a SkyTg24 ed afferma di essere stato
venduto al PD. Berlusconi dichiara «È
vero che io ho assicurato di distinguere il piano dei processi da quello del
governo, ma chi finge sia una bagatella il fatto che il Pd stia calpestando lo
Stato di diritto pur di estromettermi dal Parlamento con il voto sulla
decadenza, è chiaramente in malafede».
Lasciando intendere un segnale di chiara rottura tra lui ed il suo ex delfino.
Il clima del Partito è ormai estremamente teso e qualcuno insinua che vi possano
essere altri dossier pronti a scatenare ulteriori scandali in casa PDL. Ma il Cavaliere
rimane avvolto nel silenzio e da furbo negoziatore,
come già constatato nel passato, non intende compromettere
alcuna possibilità di ricucire i rapporti. La sua autocommiserazione sembrerebbe
avere un fine preciso…
Il suo messaggio è chiaro e perentorio..sebbene avveduto in favore degli
elettori ..quando asserisce che questi non potranno mai essere traditi. Il
paragone con i rapporti passati con Fini ed i suoi seguaci nasce spontaneo. Per
il Cavaliere si tratta di un vero assassinio politico allorquando si vuole
uccidere la figura del leader dei moderati.
Al di là della discutibile figura di moderato, Berlusconi, nel suo commiserarsi,
continua a non rendersi conto di quanto possa aver preteso oltre ogni misura.
La sua permanenza nel Parlamento ha ormai superato i tre mesi dalla sentenza di
Cassazione che, come si vorrebbe in un paese di vera democrazia, non dovrebbe
offrire più alcuna discriminante a qualsiasi parlamentare.
Ma sono ancora più preoccupanti le figure di coloro che continuano a
stargli appresso per un sentimento di pura affezione che appare supportato da chiari
interessi materiali. Un drappello di onorevoli resi tali grazie alla vitalità di una figura che li domina con la forza di un evidente potere finanziario. Che li
tiene insieme con il vigore di una particolare pozione magica che potrebbe
chiamarsi “coinvolgimento per interessi” alieni da ogni concetto di scambio politico culturale
che dovrebbe sostenere un Partito in favore di una società.
Fa ancora più specie il drappello delle figure femminili, ancora più solerte
nella difesa del loro padre padrone che non le pone in alto con l’orgoglio che
si deve alle donne che affrontano una carriera politica..ma che, con l’impegno
dovuto a difesa del loro spirito, dovrebbero guardare con più rispetto alla tutela
della propria posizione ed alla loro pensiero.
vincenzo cacopardo
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