MGO chiede a Vincenzo Cacopardo
cosa pensa della sentenza della Corte Costituzionale
La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge del 2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza, sia per la Camera dei deputati che per il Senato della repubblica, alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla camera, 340 seggi e, al Senato, il 55 per cento dei seggi assegnati a ciascuna regione. La corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”.
-Per fare chiarezza, occorre riepilogare
brevemente come funzionano i due sistemi :
-Il porcellum è un sistema proporzionale con liste bloccate. L'elettore non può esprimere
preferenze e i candidati vengono eletti secondo l'ordine di presentazione in
base ai seggi ottenuti dalla singola lista. Vi sono poi le soglie di sbarramento che sono previste per la
Camera sono su base nazionale: il 10% del totale dei voti validi per le
coalizioni e il 2% per le liste che ne fanno parte; il 4% per le liste che si
presentano al di fuori di una coalizione.
Al Senato queste soglie di sbarramento operano su base regionale: 20 per
cento per la coalizione che abbia al suo interno almeno una lista che abbia
raggiunto il 3%; 8% per le singole liste; 8% per le liste che fanno parte di
coalizioni che non hanno raggiunto il 20%
Sono anche
previsti premi di maggioranza così ripartiti alla coalizione di liste (o alla lista non coalizzata) più votata, qualora non
abbia già conseguito almeno 340 seggi, è attribuito un premio di maggioranza
tale da farle raggiungere il numero di seggi in questione, mentre per il Senato è previsto un premio di maggioranza
volto ad assicurare almeno il 55 per cento dei seggi regionali alla coalizione
. Questo meccanismo frena l’ opera di stabilità di una maggioranza con la
conseguenza che può determinarsi una maggioranza diversa da quella formatasi
alla Camera.
-Il Mattarellum è un sistema misto, che prevede l'elezione del 75% dei parlamentari con collegi uninominale e il 25% con sistema proporzionale. Mentre alla Camera, per la parte maggioritaria viene eletto il candidato che ottiene più voti. Nel proporzionale, dove non si esprime la preferenza, accedono alla suddivisione dei seggi le liste che hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4%.
Al Senato i tre quarti dei seggi vengono assegnati col sistema maggioritario, in collegi uninominali, a maggioranza semplice e a turno unico, esattamente come alla Camera. Per il restante quarto dei seggi, si applica il metodo proporzionale ai gruppi di candidati collegati, all'interno dei quali vengono eletti i candidati sconfitti nell'uninominale meglio piazzati. Queste le essenziali differenze che distinguono i due metodi per le elezioni di cui tanto si parla.
-Nell’attesa che la Corte Costituzionale
esprima le sue motivazioni sui due punti essenziali messi in evidenza ( liste
bloccate e premio di maggioranza) su di una sentenza che, di colpo, pone il dubbio
di una incostituzionalità dell’attuale Parlamento e sulle leggi varate dal 2005
fino ad adesso, possiamo esprimere alcune valutazioni. Se
dobbiamo esprimerci in senso più oggettivo sulle regole di questi sistemi
elettorali, non possiamo, però, estraniarci dallo scopo che essi devono avere per
rendere forza ad una politica governativa più sicura.
-Ma
la sicurezza non si potrà mai determinare attraverso la chiusura di un sistema
che deve.. di logica.. offrire più libertà all’espressione di un libero
consenso per i cittadini. Voglio dire… che il vero problema non sta tanto nelle
liste bloccate, che potrebbero anche essere inserite in una percentuale da stabilire, ma
deve essere colto alla fonte.. e cioè da una primaria riforma dei Partiti che
dovrebbe con maggior attenzione immedesimarsi sul vero scopo
dell’art. 49 della Costituzione, mettendo mano ad una legge che ridefinisca il
ruolo ed i caratteri sostanziali d’uno statuto democratico dei partiti
nell’ottica di un futuro e cioè.. nella visione di un riavvicinamento con i
cittadini al fine di sostenere anche una possibilità delle tanto famigerate
liste bloccate.
-Si deve comprendere che una
libera preferenza, potrebbe anche condizionare un’attività di Partito
togliendogli l’essenziale valore e lo scopo della sua funzione, soprattutto se
tale preferenza è rappresentata da una figura in un territorio in cui la fa da
padrone in forza delle proprie risorse o di ingiuste, se pur non evidenti,
prevaricazioni… Meglio quindi impegnarsi in un’opera di rinnovamento dei
partiti attraverso regole più chiare e definite che possano controllare le
figure e l’operato da loro svolto.
-Veniamo..dunque..a ciò che potrebbe
significare per il futuro l’inserimento di una nuova legge elettorale.
-Si parla
di un ritorno al Mattarellum, e questo, in via teorica, potrebbe lasciare ancora spazio al sistema proporzionale, se non fosse che figure politiche come Renzi
ed Alfano..come lo stesso Berlusconi, aspirando a rinforzare la logica-illogica
di un bipolarismo, potrebbero, prendere la palla al balzo, spingendo per
l’eliminazione di quel restante 25%.. in favore dei collegi uninominali. Ciò anche
per tentare di frenare l’ascesa di un Movimento come il 5stelle che oggi rappresenta
proprio un ostacolo al tentativo di riaprire definitivamente la strada ad un
sistema duopolico.
-Ma ormai.. il Movimento di
Grillo è consolidato sul territorio, godendo di un consenso pieno che qualsiasi
sistema elettorale non può arrestare.. e questo, forse, anche grazie ad un
Porcellum che gli ha consentito di formare liste bloccate potendo così
manovrare con maggior comodo i suoi affiliati.
-Un serio dubbio rimane, però, fondato..quando si pensa all’importanza di una politica di base attiva e
di contatto con i cittadini sostenuta dai tanti Movimenti oggi esistenti nel
territorio. Essi rappresentano una linfa importante per la politica….e se la
politica monolitica bipolare di chi intende rafforzarla, spinta dal desiderio
di dare una governabilità stabile e sicura (sebbene priva di vero fondamento)
insisterà su tale percorso con la forza di un maggioritario duro, molti di
questi movimenti potrebbero scomparire.
-Temo, quindi, anche una
scomparsa di Movimenti attivi come MGO, che seguo con interesse e passione nel
percorso di una cultura in direzione dei giovani e di tutti coloro che amano una
politica pulita e funzionale…..
-Il vero problema, per dirla
come Berlusconi…(che come tutti sanno non posso stimare politicamente, ma che
in questo mi trova d’accordo), ..è quello che i cittadini non sanno votare bene!...Questo
non per le assurde ragioni che definisce lo stesso Berlusconi, ma perché non si
immedesimano esattamente sull’essenza dei problemi…non distinguendo e finendo
col fare di tutta l’erba un fascio..non soffermandosi sull’importanza della voce
dei piccoli Movimenti che, nella loro maggiore libertà di pensiero, portano
avanti i messaggi più utili di una popolazione con la quale si scambiano e si
integrano quotidianamente.
-Questa è anche la ragione
per la quale, un mio studio teorico, (irrompendo un po’ alla Grillo contro i
vecchi obsoleti schemi), pone altre alternative come quella di una divisione più
netta dei ruoli della politica (Parlamentare di base ed amministrativa di
governo).. perfino in termini di differenti elezioni, per dare un taglio alla
spaventosa anomalia, madre di tutte le altre anomalie, che genera gli ovvi conseguenti compromessi. Ma noi.. pedissequamente e con ostentata esterofilia, sembriamo
impegnati a seguire solo i vecchi modelli.
-Occorre comunque favorire e
non imporre nuovi modelli al sistema! Questa è la ragione per la quale la
politica dovrebbe, di dovere, ricercare con più attenzione le soluzioni e non
predisporsi solo verso effimeri vantaggi in favore di una (a volte infondata) governabilità!
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