5 dic 2013

LA CONSULTA PONE UN FRENO ALLA POLITICA


MGO chiede a Vincenzo Cacopardo cosa pensa della sentenza della Corte Costituzionale

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge del 2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza, sia per la Camera dei deputati che per il Senato della repubblica, alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla camera, 340 seggi e, al Senato, il 55 per cento dei seggi assegnati a ciascuna regione. La corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali ‘bloccate’, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza”.

-Per fare chiarezza, occorre riepilogare brevemente come funzionano i due sistemi :
-Il porcellum è un sistema proporzionale con liste bloccate. L'elettore non può esprimere preferenze e i candidati vengono eletti secondo l'ordine di presentazione in base ai seggi ottenuti dalla singola lista. Vi sono poi le soglie di sbarramento che sono previste per la Camera sono su base nazionale: il 10% del totale dei voti validi per le coalizioni e il 2% per le liste che ne fanno parte; il 4% per le liste che si presentano al di fuori di una coalizione.  Al Senato queste soglie di sbarramento operano su base regionale: 20 per cento per la coalizione che abbia al suo interno almeno una lista che abbia raggiunto il 3%; 8% per le singole liste; 8% per le liste che fanno parte di coalizioni che non hanno raggiunto il 20%
Sono anche previsti premi di maggioranza così ripartiti alla coalizione di liste (o alla lista non coalizzata) più votata, qualora non abbia già conseguito almeno 340 seggi, è attribuito un premio di maggioranza tale da farle raggiungere il numero di seggi in questione, mentre  per il Senato è previsto un premio di maggioranza volto ad assicurare almeno il 55 per cento dei seggi regionali alla coalizione . Questo meccanismo frena l’ opera di stabilità di una maggioranza con la conseguenza che può determinarsi una maggioranza diversa da quella formatasi alla Camera. 

-Il Mattarellum è un sistema misto, che prevede l'elezione del 75% dei parlamentari con collegi uninominale e il 25% con sistema proporzionale. Mentre alla Camera, per la parte maggioritaria viene eletto il candidato che ottiene più voti. Nel proporzionale, dove non si esprime la preferenza, accedono alla suddivisione dei seggi le liste che hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4%. 
Al Senato i tre quarti dei seggi vengono assegnati col sistema maggioritario, in collegi uninominali, a maggioranza semplice e a turno unico, esattamente come alla Camera. Per il restante quarto dei seggi, si applica il metodo proporzionale ai gruppi di candidati collegati, all'interno dei quali vengono eletti i candidati sconfitti nell'uninominale meglio piazzati. Queste le essenziali differenze che distinguono i due metodi per le elezioni di cui tanto si parla.

-Nell’attesa che la Corte Costituzionale esprima le sue motivazioni sui due punti essenziali messi in evidenza ( liste bloccate e premio di maggioranza) su di una sentenza che, di colpo, pone il dubbio di una incostituzionalità dell’attuale Parlamento e sulle leggi varate dal 2005 fino ad adesso, possiamo esprimere alcune valutazioni. Se dobbiamo esprimerci in senso più oggettivo sulle regole di questi sistemi elettorali, non possiamo, però, estraniarci dallo scopo che essi devono avere per rendere forza ad una politica governativa più sicura.

-Ma la sicurezza non si potrà mai determinare attraverso la chiusura di un sistema che deve.. di logica.. offrire più libertà all’espressione di un libero consenso per i cittadini. Voglio dire… che il vero problema non sta tanto nelle liste bloccate, che potrebbero anche essere inserite in una percentuale da stabilire, ma deve essere colto alla fonte.. e cioè da una primaria riforma dei Partiti che dovrebbe con maggior attenzione immedesimarsi sul vero scopo dell’art. 49 della Costituzione, mettendo mano ad una legge che ridefinisca il ruolo ed i caratteri sostanziali d’uno statuto democratico dei partiti nell’ottica di un futuro e cioè.. nella visione di un riavvicinamento con i cittadini al fine di sostenere anche una possibilità delle tanto famigerate liste bloccate.

-Si deve comprendere che una libera preferenza, potrebbe anche condizionare un’attività di Partito togliendogli l’essenziale valore e lo scopo della sua funzione, soprattutto se tale preferenza è rappresentata da una figura in un territorio in cui la fa da padrone in forza delle proprie risorse o di ingiuste, se pur non evidenti, prevaricazioni… Meglio quindi impegnarsi in un’opera di rinnovamento dei partiti attraverso regole più chiare e definite che possano controllare le figure e l’operato da loro svolto.

-Veniamo..dunque..a ciò che potrebbe significare per il futuro l’inserimento di una nuova legge elettorale. 

-Si parla di un ritorno al Mattarellum, e questo, in via teorica, potrebbe lasciare ancora spazio al sistema proporzionale, se non fosse che figure politiche come Renzi ed Alfano..come lo stesso Berlusconi, aspirando a rinforzare la logica-illogica di un bipolarismo, potrebbero, prendere la palla al balzo, spingendo per l’eliminazione di quel restante 25%.. in favore dei collegi uninominali. Ciò anche per tentare di frenare l’ascesa di un  Movimento come il 5stelle che oggi rappresenta proprio un ostacolo al tentativo di riaprire definitivamente la strada ad un sistema duopolico.

-Ma ormai.. il Movimento di Grillo è consolidato sul territorio, godendo di un consenso pieno che qualsiasi sistema elettorale non può arrestare.. e questo, forse, anche grazie ad un Porcellum che gli ha consentito di formare liste bloccate potendo così manovrare con maggior comodo i suoi  affiliati.

-Un serio dubbio rimane, però, fondato..quando si pensa all’importanza di una politica di base attiva e di contatto con i cittadini sostenuta dai tanti Movimenti oggi esistenti nel territorio. Essi rappresentano una linfa importante per la politica….e se la politica monolitica bipolare di chi intende rafforzarla, spinta dal desiderio di dare una governabilità stabile e sicura (sebbene priva di vero fondamento) insisterà su tale percorso con la forza di un maggioritario duro, molti di questi movimenti potrebbero scomparire.

-Temo, quindi, anche una scomparsa di Movimenti attivi come MGO, che seguo con interesse e passione nel percorso di una cultura in direzione dei giovani e di tutti coloro che amano una politica pulita e funzionale…..

-Il vero problema, per dirla come Berlusconi…(che come tutti sanno non posso stimare politicamente, ma che in questo mi trova d’accordo), ..è quello che i cittadini non sanno votare bene!...Questo non per le assurde ragioni che definisce lo stesso Berlusconi, ma perché non si immedesimano esattamente sull’essenza dei problemi…non distinguendo e finendo col fare di tutta l’erba un fascio..non soffermandosi sull’importanza della voce dei piccoli Movimenti che, nella loro maggiore libertà di pensiero, portano avanti i messaggi più utili di una popolazione con la quale si scambiano e si integrano quotidianamente.

-Questa è anche la ragione per la quale, un mio studio teorico, (irrompendo un po’ alla Grillo contro i vecchi obsoleti schemi),  pone altre alternative come quella di una divisione più netta dei ruoli della politica (Parlamentare di base ed amministrativa di governo).. perfino in termini di differenti elezioni, per dare un taglio alla spaventosa anomalia, madre di tutte le altre anomalie, che genera gli ovvi conseguenti compromessi. Ma noi.. pedissequamente e con ostentata esterofilia, sembriamo impegnati a seguire solo i vecchi modelli. 


-Occorre comunque favorire e non imporre nuovi modelli al sistema! Questa è la ragione per la quale la politica dovrebbe, di dovere, ricercare con più attenzione le soluzioni e non predisporsi solo verso effimeri vantaggi in favore di una (a volte infondata) governabilità!           

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