24 dic 2013

La “svolta” generazionale di Letta


Non credo che oggi siano in dubbio le cose che occorre fare, quanto come poterle fare e con quale metodo muoversi ed intraprendere i giusti percorsi…né credo tanto ad uno svecchiamento delle figure, quanto ad un vero ricambio di queste in termini di qualità .. poiché non è detto che tutte le figure più giovanili che si approcciano alla politica…siano in grado di esercitarla con quell’essenziale equilibrio e quella innovazione necessaria.

La svolta generazionale messa in evidenza dal presidente del Consiglio Letta.. non sembra ben esposta, rischiando di divenire esaltata in favore delle figure e non dei pensieri e delle idee: La rigenerazione  di una classe politica.. non deve proprio indicare un’età, ma una capacità di saper costruire il futuro della politica in termini di vera innovazione attraverso una visione più lungimirante accompagnata da un sano equilibrio…In tanti, nel passato, non sono stati in grado di saper innovare ed è giusto che lascino...a prescindere dalla loro età! 

Se uno scopo vi deve essere nell’attività politica, questo deve guardare principalmente alle idee ed al metodo con cui queste si devono mettere in atto… Chiunque poi.. può dire la sua ed è naturale che chi è più giovane potrebbe avere maggior capacità di tirar fuori nuove idee, ma anche una carenza a doverle porre in atto per una naturale mancanza di esperienza di vita che rimane fondamentale per chi si accosta ai temi sociali e politici di ogni comunità.Vi è poi una non trascurabile questione culturale di chi guarda la politica con profonda coscienza immedesimandovisi con passione.

Attenzione..dunque.. a non confondere la svolta generazionale di cui ha bisogno la politica, limitandola ad un esclusivo concetto di età e quindi arginandone il confine ad un elitario gruppo di giovani figure.  
..importa ciò che si dice...non quello che si è..

Vincenzo Cacopardo

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