LA PROFONDA SINTONIA
di vincenzo cacopardo
Con Matteo Renzi e
Berlusconi, la politica non svolta né cambia..ma si chiude in se stessa.. nel
peggiore dei modi!
I due pseudo politici che tanto percepiscono il modo di
arrivare alla conquista del potere ed assai meno comprendono la vera funzione di una politica
costruita sulla democrazia, perseverano la loro marcia verso un ulteriore
percorso bipolare..tanto rigido e costretto, quanto incerto e fragile.
L’avere portato avanti un simile sistema per lungo tempo…
senza alcun metodo e per un restrittivo bisogno di operare una qualunque
governabilità…la dice lunga sulla incapacità dei tanti che hanno voluto
intraprendere questo percorso per il piacere di accomodarsi in una poltrona col
beneficio di una lauta ricompensa. Ma operare ancora una volta attraverso
questa strada farà sprofondare definitivamente ogni logico funzionamento di una
politica in favore dei pochi e a danno dei cittadini.
Probabilmente Renzi governerà..
perché questo oggi si vuole da chi opera dietro le quinte e anche.. da una parte della popolazione che non intuisce i
limiti di una tale forzata governabilità..ingannata dal decisionismo di queste
figure. Ma i conti si dovranno fare ben presto e fra meno di due anni.. anche
questo forzato sistema bipolare costruito ad arte attraverso uno strano sistema
proporzionale, ricco di limiti e trasformato da un ricco premio di maggioranza,
farà la sua fine obbligata.
Nonostante il passato disastroso, si costruisce oggi una
maggioranza sostenuta ancora una volta costringendo la politica verso il
traguardo di un duopolio. Renzi tende a lavorare per una vittoria certa alla Camera
attraverso un ballottaggio. Un inedito ballottaggio di coalizioni che dovrebbe
supporre una ricomposizione di una destra (Berlusconi-Alfano- Fratelli d’italia
e destra) in opposizione.. ed un terzo incomodo rappresentato dal movimento di
Grillo.. anch’esso in posizione opposta. Ma ci rendiamo conto quale altra
forzatura quella di voler imporre ancora un composizione bipolare nell’ottica
delle evidenti tre forze politiche esistenti?..Un Renzi..al quale sembrerà di vincere
e.. per una chiara impossibilità di realizzare ciò si illude di fare.. in breve
tempo consegnerà il premierato ad una destra!...e così..si ricomincia la
vecchia ed infinita danza!
Per fare ciò Renzi deve
sbarazzarsi del Senato. Cancellando di colpo il Senato con la scusa
delle alte spese della politica, può essere più certo di una sua vittoria! Secondo l’idea del decisionista Renzi… la riforma del Senato, dovrà portare al superamento del
bicameralismo perfetto. Solo la Camera
dei deputati potrà dare sostegno al governo ed il Senato della Repubblica vedrà
l'eliminazione dell'elezione diretta dei suoi membri e di ogni forma di
indennità. Una mossa che allo stesso Renzi potrà essere utile al di là di ogni
possibile risparmio. Il Senato sarebbe stato uno scoglio difficilmente
superabile anche per un leader forte e deciso come lui in questo momento. (ricordiamoci
quella forza della Lega utile a Berlusconi nelle regioni del Nord).
Quello che realmente resta
incomprensibile è il fatto che la
diminuzione delle spese della politica.. non dovrebbe partite con il taglio
delle istituzioni, ma con quello delle remunerazioni di tutti i politici. Non
con l’eliminazione affrettata di una Assemblea istituzionale di grande importanza,
che in sè potrebbe svolgere un diverso lavoro, ma con il dimezzamento degli
emolumenti dei componenti delle due Camere (commessi compresi) e di tutti i
componenti dei consigli regionali
In ossequio al principio del
bicameralismo perfetto il ruolo del Senato oggi
è simile a quello della Camera. E’ un’Assemblea definita per Costituzione e
vedremo presto quanto difficile sarà poterla cancellare di colpo.
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