30 gen 2014

Renzi ..Berlusconi e l’ostinata ambizione di un nuovo bipolarismo



LA PROFONDA SINTONIA
di vincenzo cacopardo

Con  Matteo Renzi e Berlusconi, la politica non svolta né cambia..ma si chiude in se stessa.. nel peggiore dei modi! 
I due pseudo politici che tanto percepiscono il modo di arrivare alla conquista del potere ed assai meno comprendono la vera funzione di una politica costruita sulla democrazia, perseverano la loro marcia verso un ulteriore percorso bipolare..tanto rigido e costretto, quanto incerto e fragile.
L’avere portato avanti un simile sistema per lungo tempo… senza alcun metodo e per un restrittivo bisogno di operare una qualunque governabilità…la dice lunga sulla incapacità dei tanti che hanno voluto intraprendere questo percorso per il piacere di accomodarsi in una poltrona col beneficio di una lauta ricompensa. Ma operare ancora una volta attraverso questa strada farà sprofondare definitivamente ogni logico funzionamento di una politica in favore dei pochi e a danno dei cittadini.
Probabilmente Renzi  governerà.. perché questo oggi si vuole da chi opera dietro le quinte e anche.. da una  parte della popolazione che non intuisce i limiti di una tale forzata governabilità..ingannata dal decisionismo di queste figure. Ma i conti si dovranno fare ben presto e fra meno di due anni.. anche questo forzato sistema bipolare costruito ad arte attraverso uno strano sistema proporzionale, ricco di limiti e trasformato da un ricco premio di maggioranza, farà la sua fine obbligata.

Nonostante il passato disastroso, si costruisce oggi una maggioranza sostenuta ancora una volta costringendo la politica verso il traguardo di un duopolio. Renzi tende a lavorare per una vittoria certa alla Camera attraverso un ballottaggio. Un inedito ballottaggio di coalizioni che dovrebbe supporre una ricomposizione di una destra (Berlusconi-Alfano- Fratelli d’italia e destra) in opposizione.. ed un terzo incomodo rappresentato dal movimento di Grillo.. anch’esso in posizione opposta. Ma ci rendiamo conto quale altra forzatura quella di voler imporre ancora un composizione bipolare nell’ottica delle evidenti tre forze politiche esistenti?..Un Renzi..al quale sembrerà di vincere e.. per una chiara impossibilità di realizzare ciò si illude di fare.. in breve tempo consegnerà il premierato ad una destra!...e così..si ricomincia la vecchia ed infinita danza!

Per fare ciò Renzi deve sbarazzarsi  del Senato.  Cancellando di colpo il Senato con la scusa delle alte spese della politica, può essere più certo di una sua vittoria! Secondo l’idea del decisionista Renzi… la riforma del Senato, dovrà portare al superamento del bicameralismo perfetto.  Solo la Camera dei deputati potrà dare sostegno al governo ed il Senato della Repubblica vedrà l'eliminazione dell'elezione diretta dei suoi membri e di ogni forma di indennità. Una mossa che allo stesso Renzi potrà essere utile al di là di ogni possibile risparmio. Il Senato sarebbe stato uno scoglio difficilmente superabile anche per un leader forte e deciso come lui in questo momento. (ricordiamoci quella forza della Lega utile a Berlusconi nelle regioni del Nord).

Quello che realmente resta incomprensibile  è il fatto che la diminuzione delle spese della politica.. non dovrebbe partite con il taglio delle istituzioni, ma con quello delle remunerazioni di tutti i politici. Non con l’eliminazione affrettata di una Assemblea istituzionale di grande importanza, che in sè potrebbe svolgere un diverso lavoro, ma con il dimezzamento degli emolumenti dei componenti delle due Camere (commessi compresi) e di tutti i componenti dei consigli regionali
In ossequio al principio del bicameralismo perfetto il ruolo del Senato oggi è simile a quello della Camera. E’ un’Assemblea definita per Costituzione e vedremo presto quanto difficile sarà poterla cancellare di colpo.




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